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Milano, in piazza per ricordare George Floyd: «Il razzismo è il peggior virus, l’Italia non è innocente» – Video

07 Giugno 2020 - 16:48 Fabio Giuffrida
Migliaia di persone in piazza nonostante il maltempo: Milano risponde così al razzismo. E ci sono anche Fedez, Chiara Ferragni e Mahmood

Continuano anche in Italia le manifestazioni di Black Lives Matter. Stamattina Roma, nel pomeriggio a Milano: l’appuntamento è in piazza Duca d’Aosta, strapiena nonostante il maltempo, tutti uniti nel ricordo di George Floyd, l’afroamericano di 46 anni ucciso dall’agente Derek Chauvin che si è inginocchiato per quasi nove minuti sul suo collo impedendogli di respirare.

Twitter | Luciano Muhlbauer | La piazza di Milano

I cartelli in piazza

«No justice, no peace», «White silence is violence», «Il razzismo è il peggior virus», «L’Italia non è innocente», questi alcuni tra le decine di cartelli portati in piazza. Tra i manifestanti ci sono anche il cantante Mahmood e la coppia Fedez e Chiara Ferragni.

Questo video è stato girato e poi pubblicato su Instagram da Mahmood

Instagram | Nella foto Fedez e Chiara Ferragni

L’associazione “Abba Vive”, che ha organizzato la manifestazione insieme a “Razzismo brutta storia”, legge una lista di nomi e storie di persone nere uccise dal razzismo in Italia. Una lista (già pubblicata su Facebook) che – chiarisce l’associazione – «non è completa né esaustiva: è l’inizio di un processo di memoria necessario».

«Siamo tantissimi, tenete le mascherine per tutta la durata della manifestazione», dice uno degli organizzatori ai manifestanti che, subito dopo, si sono inginocchiati. Come si vede dalle immagini, la stragrande maggioranza indossa le mascherine ma non sono rispettate le regole del distanziamento sociale.

Video di Davide Ficarola | Twitter

Le storie

E c’è chi dal palco racconta le esperienze personali, alle prese con insulti razzisti ogni giorno. Impliciti ed espliciti. «Ci danno sempre del tu, ci considerano meno umani e quindi disposti a fare il doppio del lavoro» racconta una ragazza. E, dopo il coro «Chi non salta un razzista è», si ricordano le leggi – «dalla Bossi-Fini ai decreti di sicurezza» – che rischiano di alimentare un clima di razzismo.

Foto in copertina da TwitterVideo di Roberto Bianchi da Twitter

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