L’Italia vende due navi da guerra all’Egitto (mentre aspettiamo la verità su Regeni)
Arriva il benestare del governo italiano alla vendita di due fregate Fremm, ovvero le navi più moderne della nostra flotta, all’Egitto. A riportare la notizia è l’Ansa che cita fonti vicino al dossier. L’accordo tra Roma e Il Cairo è arrivato proprio domenica a seguito di una telefonata tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il leader egiziano Abdel Fatah Al Sisi.
Il contenzioso su Giulio Regeni
«Al centro del colloquio – si legge in una nota – la stabilità regionale, con particolare riferimento alla necessità di un rapido cessate il fuoco e di un ritorno al tavolo negoziale in Libia». Si è parlato anche di «collaborazione bilaterale, da quella industriale a quella giudiziaria, con particolare riferimento al caso Giulio Regeni». Una decisione che sarebbe stata condivisa anche con i vertici di Fincantieri.
Una questione, quella della vendita delle due navi da guerra, che ha diviso il governo italiano visto il contenzioso aperto per l’assassinio a Il Cairo del ricercatore Giulio Regeni su cui il nostro Paese ha più volte chiesto verità e giustizia. Tante domande e poche risposte anche per la vicenda di Patrick Zaki, studente dell’università di Bologna prelevato all’aeroporto del Cairo lo scorso 10 febbraio e rinchiuso in una delle prigioni della capitale egiziana.
Gli affari dell’Italia con l’Egitto
Secondo la relazione governativa annuale sull’export di armamenti, ottenuta da Rete Disarmo, è proprio l’Egitto il primo recipiente tra i Paesi non europei e fuori dalla Nato dell’export italiano di armi. Nel 2019 l’Italia ha chiuso affari per un valore di 871,7 milioni di euro in armamenti (dagli elicotteri ai carri armati).
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