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La rivolta di Potter – Radcliffe contro la “sua autrice”: «Le donne transgender sono donne»

09 Giugno 2020 - 12:16 Redazione
Le dichiarazioni dell'attore, che ha interpretato Harry Potter nei film tratti dai libri dell'autrice britannica, arrivano dopo le nuove accuse di transfobia alla Rowling

L’attore noto al mondo per aver interpretato Harry Potter negli omonimi film ha preso le distanza dai commenti dell’autrice che, come lui stesso ha dichiarato, ha avuto un ruolo determinante nella sua carriera e nella sua vita. Si tratta di J.K Rowling, autrice della saga del maghetto, amatissima in tutto il mondo ma anche oggetto di critiche per le sue posizioni controverse sul tema dell’identità di genere e, in particolare, sulle persone transgender. Una polemica che parte da lontano ma che è riesplosa nei giorni scorsi dopo che Rowling ha fatto partire un nuovo thread dal titolo di un articolo “Creare un mondo post-Covid-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni”. Nei tweet successivi Rowling è tornata a ribadire che, dal suo punto di vista, essere donna è legato indissolubilmente al fatto di essere di “sesso femminile”.

«Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso significa rimuovere la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Dire la verità non vuol dire odiare», aveva scritto su Twitter Rowling che in passato ha preso le difese di Maya Forstater, donna britannica licenziata per aver scritto sui social che chi ha fatto un percorso di transizione di genere da uomo a donna non può considerarsi davvero una donna.

La replica di Radcliffe

Intervenendo in un post su The Trevor Project – una no-profit americana di cui è ambasciatore – Radcliffe non ci ha girato attorno: «Le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione contraria cancella l’identità e la dignità delle persone transgender e va contro ogni consiglio dato dalle associazioni sanitarie professionali che hanno molta più esperienza in materia rispetto a Jo e me». Radcliffe ha avuto un pensiero anche per chi tra gli amanti della saga è stato ferito dai commenti di Rowling. «Se questi libri ti hanno insegnato che l’amore è la forza più forte dell’universo, capace di vincere qualsiasi cosa; se ti hanno insegnato che la forza è nella diversità e che le idee dogmatiche di purezza portano all’oppressione dei gruppi vulnerabili; se ritieni che un determinato personaggio sia fluido trans, non binario o di genere o che sia gay o bisessuale; se hai trovato qualcosa in queste storie che risuona con te e ti ha aiutato in qualsiasi momento della tua vita, è un legame sacro tra te e il libro. E secondo me nessuno può toccarlo».

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