«La polizia di New York è una gang di strada». Lo scrittore Don Winslow durissimo dopo il caso Floyd
La sua trilogia più conosciuta, Le avventure di Art Keller, racconta le guerre dei signori della droga messicani. Per il primo romanzo della saga, Il potere del cane, la 20th Century Fox ha pagato 6 milioni di dollari per acquistarne i diritti. Dopo l’incredibile successo della storia del giovane agente della Dea che partecipò all’operazione Condor per sconfiggere i narcos, lo scrittore Don Winslow è passato a raccontare il marciume interno alla polizia di New York.
Il suo penultimo romanzo, Corruzione, uscito nel 2017, ha aperto una finestra nel rapporto tra razzismo e comportamento della polizia negli Stati Uniti. «I poliziotti sono razzisti? Certo, razzisti come la società da cui provengono – constatò lo scrittore in un’intervista al The Guardian risalente a tre anni fa -. Purtroppo là fuori ci sono alcuni razzisti in divisa. Sono contento che l’associazione Black lives matter esista».
Il suo romanzo e le sue parole sembrano attuali, purtroppo ancora oggi. La morte di George Floyd e il razzismo contro il quale le piazze di tutto il mondo stanno protestando sottolineano come poche cose siano cambiate negli ultimi anni. Gli afroamericani, nel 2020, sono ancora le prede di un sistema violento.
June 9, 2020
Oggi, 9 giugno, Don Winslow lascia cadere la penna e inizia a twittare sulla questione: «Il Dipartimento di polizia di New York è una gang di strada». Una frase laconica, che precede altri tweet dello scrittore statunitense. Don Winslow interroga i cittadini di New York dopo aver mostrato un video sull’aggressività della polizia della Grande Mela: «Vi sentite tranquilli?».
June 9, 2020
L’autore di bestseller non attacca in maniera indiscriminata le forze di polizia, ma invoca a gran voce il licenziamento di quegli agenti che si sono macchiati di abusi nei confronti dei cittadini. Ripete la parola «criminal» per riferirsi a tutti quegli uomini in divisa che hanno ucciso o malmenato persone disarmate. La Corruzione di cui scriveva anni fa, oggi, si sta manifestando con virulenza nel Paese, e questa volta Don Winslow sceglie di schierarsi con i suoi tweet.
Leggi anche:
- Proteste per George Floyd, l’idea di Banksy: cosa metterebbe al posto della statua abbattuta a Bristol
- George Floyd, Minneapolis vuole smantellare la polizia. Trump: «I dem della sinistra radicale sono diventati pazzi»
- George Floyd, l’omaggio di Banksy: «Il sistema è difettoso, spetta ai bianchi ripararlo»
- «Non riesco a respirare», un nuovo video di un afroamericano morto dopo l’arresto in Texas
- «Martina Rossi non scappava da uno stupro». Assolti in appello i due imputati. La rabbia del padre
- «Combatti per la libertà! Stai con Hong Kong!», un anno di proteste – Le immagini
- Premio Strega 2020: ecco i finalisti. A guidare la sestina c’è Sandro Veronesi
- Maturità 2020, il 45% degli studenti è “disperato”. Lo studio
- Migliaia a Houston per i funerali di Floyd. Tra cori e lacrime, il video messaggio di Biden: «Adesso giustizia»
- «Affrontiamo il passato coloniale, soprattutto a scuola». Ecco cosa chiedono gli afro-italiani in nome di George Floyd – L’intervista
- George Floyd, rilasciato su cauzione uno dei poliziotti: ha pagato 750mila dollari
- Spari contro la folla a Louisville durante le proteste per la morte di Breonna Taylor: ucciso un uomo – Video