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La Danimarca apre una breccia nel muro dei Paesi frugali: «Sì al Recovery Fund per i più colpiti, ma ognuno paghi i suoi debiti»

La premier Frederiksen ha aperto uno spiraglio sul programma di aiuti: «Sono una fervente sostenitrice della cooperazione europea ma sono anche una frugale del Nord e penso che sia giusto pagare i propri debiti da soli»

Sembra esserci uno spiraglio sul via libera al Recovery Fund dai Paesi frugali del nord Europa. È la Danimarca ad aprire per prima una breccia nel muro sul programma di aiuti europei ai Paesi più colpiti dalla pandemia da Coronavirus. «Il nostro compito non è mettere il veto, ma trovare una soluzione», ha detto la premier danese, Mette Frederiksen, durante un’interrogazione al Parlamento di Copenaghen.

«Il governo è a favore del fondo per aiutare i Paesi più colpiti», ha detto il primo ministro facendo leva sulla necessità per l’Europa di restare unita. «Sono una fervente sostenitrice della cooperazione europea ma sono anche una frugale del Nord e penso che sia giusto pagare i propri debiti da soli», ha poi concluso.

Oltre alla Danimarca, anche l’Olanda ieri ha aperto a un compromesso sul programma di aiuti. Ribadendo, però, che «dovrà essere limitato nel tempo e finanziato sulla base di prestiti basati su un chiaro programma di rimborso». Il ministro delle finanze austriaco Gernot Bluemel sostiene invece l’idea di un fondo di europeo per un sostegno di emergenza mirato e una tantum.

«Il pacchetto complessivo non è accettabile nella sua forma attuale, sia per quanto riguarda le dimensioni che il contenuto», ha dichiarato Bluemel in una nota. Ha aggiunto che la proposta non dice come verranno rimborsati i fondi. Bluemel preferirebbe un fondo basato su prestiti con chiare condizioni.

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