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Stati generali, affondo di Calenda: «Ridicolo show per Conte senza alcun costrutto» – Video

11 Giugno 2020 - 16:36 Marco Assab
Il leader di Azione spara a zero sull'evento voluto dal presidente del Consiglio.

Dopo giorni di indiscrezioni e incertezze gli Stati generali dell’economia, voluti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, prenderanno il via sabato all’interno di Villa Pamphili, a Roma. La prima giornata, di una iniziativa che dovrebbe durare fino a domenica 21 giugno, sarà dedicata agli incontri internazionali tramite videoconferenza. Mentre le opposizioni hanno fatto sapere che non parteciperanno, il leader di Azione Carlo Calenda ieri, in un tweet, ha annunciato che il suo partito non è stato invitato. Di questo e di altri temi abbiamo discusso proprio con lui.

Azione esclusa dagli Stati generali dell’economia. Una dimenticanza o una palese volontà di non collaborare con voi?

«Secondo me è una palese volontà di non collaborare. Azione non è mai stata chiamata a un confronto con il governo. Sento i principali ministri abbastanza regolarmente, ma quando c’è un momento di incontro formale non veniamo chiamati. Nel caso specifico non ho alcun dispiacere di questo. Penso che questi Stati generali siano una specie di ridicolo show per Conte senza alcun costrutto. Ma se serve dare una mano al Paese noi ci siamo sempre e manderemo comunque una proposta, che lanceremo domani, di politica industriale. Se vogliono confrontarsi bene, se non vogliono confrontarsi continueranno a fare cretinate da persone che non hanno mai gestito nulla in vita loro».

Spostiamoci sul fronte economico. C’è un problema di erogazione del credito alle imprese. Oggi Bankitalia ha indirizzato una lettera a un gruppo di banche chiedendo informazioni sulle cause dei ritardi. Le banche stanno facendo il loro dovere o è il sistema disegnato dal governo che non funziona?

«Su questo abbiamo fatto una proposta molto chiara: le banche non erogheranno a meno che non si dia una manleva totale dai rischi connessi per il sistema bancario, per i dirigenti che firmano, nel caso che l’azienda vada in difficoltà. Ci vuole una manleva come fatto in Germania o in Inghilterra. Questa non viene data perché il M5s si oppone a darla. Occorreva levare Sace di mezzo, perché essendo la garanzia data per legge non si vede perché ci debba essere un secondo passaggio».

Fronte Regionali. Che strada percorre Azione?

«Azione non si presenterà alle prossime regionali, noi siamo un partito nato per fare una strada nazionale, una strada di rottura dello schema populisti contro sovranisti, che è invece quella che si percorrerà in tutte le regioni. I candidati di centrosinistra sono mediamente meno buoni di quelli di centrodestra, ma questi ultimi militano in partiti sovranisti, per noi invotabili. In Puglia se si presenterà, come si dice anche se non ne ho certezza, una persona come Scalfarotto, certamente lo sosterremo anche se appartiene a un altro partito come Italia Viva».

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