Il weekend caldo del premier fra i magistrati di Bergamo e gli Stati generali. E il Pd chiede più concretezza
Un fine settimana complicato per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alle prese non solo con i nebulosi Stati generali dell’economia, ma anche con l’indagine della Procura di Bergamo sulla mancata zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo, i due comuni che ai primi di marzo erano i più colpiti in Italia dall’epidemia di Coronavirus. Ma andiamo con ordine.
Sul fronte politico è atteso, per sabato, l’inizio degli Stati generali dell’economia. Una iniziativa voluta e annunciata dal presidente del Consiglio, che dovrebbe proseguire fino a domenica 21, la cui gestazione però è apparsa finora piuttosto difficile. Nel Casino del Bel Respiro di Villa Pamphili, a Roma, la prima giornata dei lavori sarà dedicata agli incontri internazionali.
Il programma resta ancora in via di definizione, ma sabato dovrebbero intervenire, in videoconferenza, la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, la numero uno della Bce Christine Lagarde, oltre che la direttrice operativa del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva. Il commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli potrebbero invece essere presenti di persona. Al momento per giornalisti e telecamere i cancelli della villa dovrebbero restare chiusi.
Sul fronte interno invece Conte è alle prese con le proposte degli alleati di governo e le reticenze delle opposizioni. «C’è bisogno di una svolta di concretezza, di progetti concreti, di azioni basate sui dati» ha detto oggi il capogruppo Pd Graziano Delrio, dopo aver incontrato con il collega Andrea Marcucci il presidente del Consiglio, in un incontro che però è stato definito «positivo» e nel quale è stato espresso «apprezzamento per l’iniziativa dei prossimi giorni».
Ma se gli Stati generali dovevano essere un’occasione di unità e sintesi delle forze politiche ed economiche nazionali, il rifiuto di partecipare di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia complica le cose. L’assenza delle opposizioni, che ieri si sono sfilate dall’iniziativa, depotenzia la portata di un evento che prende il nome, per l’appunto, di “Stati generali”.
La definizione del programma e dei contenuti degli Stati generali però non è l’unico fronte aperto per il presidente del Consiglio. C’è anche un fronte giudiziario. I pm di Bergamo infatti lo ascolteranno domani, come persona informata sui fatti, sulla mancata zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo. «Le cose che ho da dire le dirò al pm – ha spiegato Conte – Riferirò doverosamente tutti i fatti di mia conoscenza. Non sono affatto preoccupato».
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