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Prestiti garantiti, ecco che cosa scrive Bankitalia nelle lettere alle banche troppo lente o che li rifiutano – Il documento

11 Giugno 2020 - 15:30 Felice Florio
Sono "invitate" ad agevolare le procedure per richiedere finanziamenti online e a fornire previsioni sulle erogazioni che le banche intendono fare

Non una ramanzina univoca, ma lettere mirate a ciascun istituto di credito. Le mail che la divisione Vigilanza di Bankitalia ha inviato alle banche per sollecitare l’erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato sono diverse e rispondono alle singole criticità degli istituti. Il messaggio sotteso alle comunicazioni, però, è lo stesso: «Vi invitiamo ad allinearvi alle raccomandazioni» per l’erogazione di credito alle imprese.

Il governo, con i decreti “Cura Italia” e “Liquidità“, ha previsto infatti forme di tutela per gli istituti che sostengono i privati. Mentre alcuni Paesi d’Europa hanno veicolato i propri fondi direttamente ai cittadini per sostenere la ripresa post Coronavirus, le casse pubbliche italiane non hanno molta disponibilità in questo senso. Così, il governo ha deciso di agevolare i prestiti attraverso e a carico degli intermediari: le banche.

Poiché le banche sono realtà di mercato e non enti pubblici – come ad esempio l’Inps -, possono decidere autonomamente a chi versare e quanto. Anche per questo motivo, essendo un’operazione di mercato, Bankitalia non ha usato toni punitivi nelle sue lettere, ma termini come «si invita», «si evidenziano taluni disallineamenti», e, in generale, una richiesta di ampliare il bacino di beneficiari dei prestiti.

Il testo della lettera

Nel caso di un istituto di credito di grandi dimensioni che ha sedi in tutta Italia, la lettera inviata dalla Vigilanza di Bankitalia fa riferimento a due mancanze: l’assenza di previsione di erogazione dei finanziamenti superiori a 25 mila euro e l’impossibilità di accedere al credito attraverso il sito web della banca.

«In relazione a ciò, si invita l’intermediario a comunicare le eventuali iniziative che intende assumere con la finalità di assicurare l’allineamento ai contenuti delle raccomandazioni». Le più recenti, alle quali la mail fa riferimento, sono state inoltrate alle banche lo scorso 10 aprile e, in generale, invitano le banche a essere limpide e disponibili ad aiutare la clientela, utilizzando le garanzie del governo.

Bankitalia: «Le banche garantiscano il rispetto del decreto Liquidità»

Fonti di via Nazionale dicono che sono partite lettere «che invitano a fornire informazioni riguardo alle cause della differenza tra le richieste di finanziamento ricevute e quelle accettate e di indicare i possibili rimedi da attuare, specificando entro quando si pensa di realizzarli». L’esigenza di inviare queste notifiche ad alcuni istituti sarebbe sorta in seguito a un’analisi sui comportamenti delle banche sui finanziamenti a famiglie e imprese.

«A fine maggio – ribadiscono -, alcuni intermediari avevano evaso un numero di richieste troppo basso rispetto a quelle ricevute, inferiore al valore mediano osservato nel sistema. Con queste lettere – concludono -, ribadiamo l’esigenza che le banche garantiscano il pieno rispetto delle disposizioni normative incluse nel decreto Liquidità».

Il totale delle domande arrivate al Fondi di garanzia

Dal 17 marzo al 9 giugno, le domande di prestiti con garanzia pubblica pervenute alle banche ammontano, in totale, a 576.238, per un finanziamento complessivo di 28 miliardi di euro. Di queste richieste, 522.346 sono sotto il tetto dei 25 mila euro, ma la loro somma è pari a 10 miliardi e 600 milioni di euro.

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