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New York, Cuomo sfida il potente sindacato di polizia: blocco al collo illegale, pena fino a 15 anni di carcere

Tra le varie leggi introdotte dal governatore di New York, c'è una norma che rende punibile con fino a 15 anni di carcere la "stretta al collo" con la quale è stato ucciso George Floyd e, prima di lui, Eric Garner

È stato lo sfidante di Donald Trump durante gran parte dell’epidemia di Coronavirus. Quando il presidente americano voleva riaprire tutto e subito e su Twitter prendeva la parte dei manifestanti che volevano “liberare Michigan” o “liberare Minnesota” dalle restrizioni “draconiane” del lockdown, il governatore (democratico) dello stato di New York invitava alla prudenza e in lunghe conferenze stampa spiegava pazientemente, con il suo accento inconfondibile, perché fosse necessario compiere alcuni sacrifici. Oggi, dopo la morte di George Floyd ha alzato un’onda di proteste in tutto il Paese contro gli eccessi e la brutalità della polizia, sopratutto nei confronti degli afroamericani e delle minoranze, mentre Trump cerca in tutti i modi di erigersi a difensore della polizia, della “legge e dell’ordine”, come ama ripetere su Twitter, e di mostrarsi severo nei confronti dei manifestanti, Cuomo ha preferito mostrarsi severo con la polizia, cogliendo l’occasione per fare alcune riforme necessarie, sfidando i sindacati delle forze dell’ordine che – come ha dimostrato il recente sfogo del capo di uno dei sindacati della polizia newyorchese – vedono la morte di Floyd come un pretesto per attaccarli.

La riforma della polizia

Mentre al Congresso americano democratici e repubblicani si sfidano su come riformare la polizia, venerdì Cuomo ha firmato quello che ha definito il pacchetto legislativo «più aggressivo» di sempre. Sono diverse le misure introdotte. Tra queste c’è una norma in onore di Eric Garner – l’uomo afroamericano ucciso dalla polizia newyorchese nel 2014 (prima di morire ha ripetuto 11 volte, «I can’t breath») – che punisce le strette al collo, già vietate per legge, con fino a 15 anni di carcere. Un altro provvedimento riguarda invece l’abolizione della segretezza sui precedenti disciplinari degli agenti di polizia. Il disegno di legge modifica la controversa legge del 1976 che impedisce la divulgazione dei documenti disciplinari che riguardano gli agenti di polizia, i vigili del fuoco o gli ufficiali penitenziari senza il loro consenso. Inoltre, d’ora in avanti, nello stato di New York tutti gli agenti dovranno indossare la body-cam e riportare entro sei ore episodi in cui hanno aperto il fuoco. Per fare in modo che le nuove normative vengano applicate tempestivamente, Cuomo ha anche firmato un ordine esecutivo che blocca i finanziamenti statali per la polizia fin quando non saranno implementate le relative riforme, comunque prima dell’11 aprile. «La verità è che questa riforma della polizia è attesa da tempo e l’omicidio del signor Floyd è solo l’ultimo omicidio», ha detto Cuomo venerdì. «Non si tratta solo dell’omicidio del signor Floyd. Ci siamo trovati nella stessa situazione già prima, molte, molte volte prima».

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