Trump contro la comunità trans: il documento che cancella i diritti civili negli ambienti sanitari
Giugno è il Pride. Per quanto quest’anno abbiamo rinunciato a bandiere arcobaleno, sfilate, carri, Lady Gaga a tutto volume e discorsi sui diritti civili in piazza a causa della pandemia da Coronavirus, il sesto mese dell’anno rimane il mese della comunità Lgbtq+. Eppure c’è chi, come Donald Trump, per celebrare il momento ha da poco messo a punto un documento che cancella di fatto le tutele – nell’ambito della discriminazione di genere – per le persone transgender negli ospedali, da parte di medici e compagnie di assicurazione sanitaria.
L’annuncio è stato dato in occasione dell’anniversario di quattro anni dal massacro in una discoteca gay a Orlando, sempre a giugno, sempre nel mese del Pride. Una mossa che fa parte di un progetto ben più ampio: The Donald sta infatti cercando di circoscrivere a meno ambiti del sociale possibili i diritti per le persone trans. La stessa cosa sta infatti accadendo nel mondo del lavoro e dell’istruzione.
L’amministrazione Obama
Un programma assai diverso da quello previsto da Barack Obama che, al contrario, come riporta il New York Times, con l’Affordable Care Act, la legge del 2010 meglio conosciuta come l'”Obamacare”, stabiliva ampie tutele nell’assistenza sanitaria, escludendo la discriminazione basata su razza, colore, origine nazionale, sesso, età o disabilità in «qualsiasi programma o attività sanitaria» che riceva finanziamenti federali. Una legge che il capo della Casa Bianca si è rifiutato di applicare per anni.
La reazione della comunità trans
I sostenitori dei diritti transgender hanno aspramente criticato la mossa di Trump: «È davvero, davvero orrendo non solo proteggere chi discrimina, ma anche farlo nel mezzo di una pandemia», ha dichiarato Rodrigo Heng-Lehtinen, vicedirettore esecutivo del National center for Transgender equality. «Questa regola consente a un medico di allontanare qualcuno per un test Covid-19 solo perché è transgender».
L’annuncio del presidente Usa ha anche suscitato una protesta da parte della Human Rights campaign, un importante gruppo di difesa per lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer, che ha dichiarato di voler denunciare l’amministrazione Trump.
«Non lasceremo che questo attacco al nostro diritto fondamentale di essere liberi dalla discriminazione nella sanità venga contestato. Li vedremo in tribunale e continueremo a sfidare tutti i nostri funzionari eletti a ribellarsi a questo sfacciato tentativo di erodere le protezioni critiche di cui le persone hanno bisogno e sanzionare la discriminazione», ha detto l’organizzazione in una nota.
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