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L’assurda bufala dei Maya e della fine del mondo il 21 giugno 2020 per un errore di calcolo

18 Giugno 2020 - 07:30 David Puente
Una teoria senza senso ha letteralmente rovinato la reputazione di uno studente

Durante la prima metà di giugno 2020 è circolata la notizia di un presunto errore di calcolo della «fine del mondo prevista dai Maya». Secondo il tweet di «uno scienziato» la data non sarebbe quella del 21 dicembre 2012 ma quella del 21 giugno 2020, un’informazione che ha scatenato i media a causa di un tweet. Il ritorno della teoria, di «complotto» come dice il Mirror in un articolo cancellato, è basato su una «sciocchezza cosmica» (dire «bufala» è riduttivo) che scatena le fantasie soprattutto in un 2020 già colpito da tragedie come quella del Covid-19. Con questo articolo rispondo (anche con un estrema sintesi che leggerete di seguito) alle richieste di verifica giunte in questi giorni, ma una storia del genere permette di porre una riflessione a tutti i lettori (la trovate nelle conclusioni).

Estrema sintesi

In friulano potrei dire «Vonde monadis», ma mi limito a un «Ma per favore!!!».

Oltre al fatto che la vicenda legata al calendario Maya riguarda la fine di un ciclo, e non del mondo, le teorie dello «scienziato» sono errate sul nascere.

Il messaggio originale dello «scienziato»

Vediamo un esempio, tratto da un articolo de Il Fatto Quotidiano, della narrativa diffusa online:

A sostegno di questa tesi ci sarebbe un presunto errore di lettura del calendario gregoriano, introdotto nel 1582 per sostituire quello giuliano. Col cambio, sono stati “persi” alcuni giorni all’anno, 11 per la precisione, che sommati tra loro danno otto anni di scarto. “Secondo il calendario Giuliano, tecnicamente siamo adesso nel 2012″, ha scritto lo scienziato Paolo Tagaloguin in una serie di tweet poi eliminati. Ma tanto è bastato per far circolare sui social – in particolare tra i complottisti – l’improbabile teoria secondo cui il giorno del giudizio finale sarebbe dunque domenica. Non resta che stare a vedere se la fantomatica profezia si avvererà.

Non c’è alcun scienziato, tutto nasce da un tweet di uno studente di nome Paolo Tagaloguin che poi è stato ripreso da numerosi media perché «la storia piace». In mancanza di un salvataggio su qualche piattaforma di archiviazione digitale del tweet di Paolo, rimangono i vari copia incolla diffusi online:

Following the Julian Calendar, we are technically in 2012.

The number of days lost in a year due to the shift into Gregorian Calendar is 11 days. For 268 years using the Gregorian Calendar (1752-2020) times 11 days = 2,948 days. 2,948 days / 365 days (per year) = 8 years.

Quindi, secondo i calcoli di Paolo ci sarebbe un errore di 8 anni e la fine del mondo sarebbe prevista per quest’anno. Insomma, non ci bastava il Covid-19.

Perché sbaglia

Non c’era alcun bisogno di prendere in considerazione il calendario Giuliano, la data ipotetica della fine del mondo nel 2012 era già stata convertita al calendario Gregoriano senza dover per forza passare da altre conversioni. Esistono dei tool online per fare questo genere di calcoli:

«Hanno dato i numeri»

Risulta possibile recuperare i tweet pubblicati in risposta a quello originale di Paolo, tra questi leggiamo quello di @takitus che lo avvisa di un probabile errore:

It’s 11 days total my man, not 11 days per year. Its May 29th, 2020 on the Julian calendar.

In un altro tweet lo stesso utente spiega ulteriormente in risposta a Paolo e un altro utente:

The difference between the Julian and Gregorian calendars is 11 days, not 11 days per year since it was introduced. That’s all that needs to be said. It’s false. We don’t need a 23 minute YouTube video to explain this.

Su questo tema gli utenti si sono «divertiti» a compiere calcoli su calcoli, facendo anche lunghissime spiegazioni sugli 11 giorni o 12 o 13 tra un calendario e l’altro, ma rimane il fatto che il calcolo posto da Paolo con i tre calendari non aveva alcun senso logico. A proposito di lunghissime spiegazioni, ecco il video dell’utente @DoomsdayDebunks criticato dall’utente @takitus:

Se volete veramente approfondire il tema della profezia fasulla potete leggere l’articolo del 22 dicembre 2012 pubblicato sul sito della NASA (risulta simpatico spiegare il perché di una bufala il giorno dopo la presunta data). L’articolo era stato aggiornato negli anni successivi perché nel 2017 si parlò anche del pianeta Nibiru, non ci facciamo mancare niente.

Account e persona reale

L’account @PTagaloguin non è opera di un troll. Si tratta proprio di uno studente filippino presso l’Università del Tennessee e lo troviamo citato in alcuni tweet come il seguente:

Ecco il tweet del 10 aprile 2019 (ottenuto da un salvataggio del 15 giugno 2020 su Archive.is della cache di Google del 21 maggio 2020) dal quale sono state riprese le foto sopra riportate:

Ecco il dato fornito da Twitter nel tentativo di recuperare la password dell’account, operazione ancora possibile nonostante l’account sia stato chiuso (ci vuole qualche giorno perché queste informazioni scompaiano del tutto):

Il seguente tweet, invece, è stato pubblicato da un imitatore il 15 giugno 2020:

Conclusione

Dispiace dirlo, ma uno studente ha pubblicato un tweet con una considerazione e dei calcoli senza senso. Il tweet è stato poi ripreso come attendibile o meno, anche per clickbait da parte di testate giornalistiche. Paolo ha rimosso il suo account e per lui non è stato di certo un piacere vedere il suo nome circolare in giro per il mondo per questa storia. Questo dovrebbe insegnare a tutti quanto un proprio intervento online potrebbe diventare virale e farci fare una pessima figura.

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