Mettetevi molto comodi: è arrivata la prima piattaforma italiana di porno etico
«Se non posso godere non è la mia rivoluzione». Alla fine la rivoluzione della pornografia è arrivata anche in Italia. Il progetto si chiama Uniporn Tv ed è la prima piattaforma nazionale dedicata al porno etico e indipendente, che abbandona i vecchi modelli «sudici», sessisti e tossici che imperano ancora nei siti più diffusi a livello mondiale. Una piattaforma che ha due precetti fondamentali: il consenso e il rispetto per chi ci lavora.
Il progetto nasce dall’impegno di attiviste e attivisti, di professioniste e professionisti del mondo della produzione e della distribuzione culturale indipendente. «Per noi la pornografia non è solo uno strumento di piacere, ma anche un mezzo fondamentale per costruire una cultura del consenso», scrivono nella loro presentazione. «Per farlo, è necessario che racconti diversi punti di vista e che le norme classiche della cinematografia, dalle riprese ai plot stessi, vengano rivoluzionate».
Al momento, i film caricati sono 5. La fruizione dei contenuti non è gratuita, perché, in quanto palcoscenico di autori indipendenti, Uniporn Tv si impegna a sostenere il lavoro delle persone che hanno contribuito alla realizzazione dei video. L’introduzione di una quota – comunque minima – per accedere è, anch’essa, una questione inevitabilmente etica: «Affinché ogni narrazione del desiderio possa avere spazio – scrivono sul sito – il primo passo è garantire il legittimo riconoscimento economico e professionale alle persone che lavorano in questo settore».
Il tentativo (oggi più che mai indispensabile) di Unicorn Tv è quello di ricostruire da zero il nostro rapporto con l’erotismo. È ormai noto che le piattaforme (come PornHub) non siano riuscite ad arginare la cultura dell’umiliazione e della dominazione non consensuale – rendendo a volte ancora più facile riproporla. Lo scopo è quello di rendere la sessualità libera dagli abusi, dagli stereotipi e dallo sfruttamento, che si basi unicamente sul divertimento e sulla voglia di fare quello che fa star bene.
Non solo video
Oltre ai cortometraggi erotici, Uniporn Tv ha anche una sezione Blog per parlare di sessualità in maniera libera e sana. Uno dei primi articoli si chiama «La cultura del sesso contro il revenge porn» – che è uno dei punti dolenti (e criminali) delle piattaforme in free-upload, che ha contribuito a normalizzare uno degli abusi più violenti dell’era digitale. Una sezione dedicata anche alla contestualizzazione del porno all’interno della società e a tutti i problemi legati alle professioniste e ai professionisti del sesso (I «l sex work ai tempi del Covid-19»).
Foto copertina: Pagina Facebook di Uniporn Tv
Leggi anche:
- Una sera su Tinder durante la quarantena. Come il coronavirus sta cambiando le dating app
- Chat roventi, escort, scambi di coppia: finisce il lockdown, riparte il sesso occasionale. E aumentano i rischi di contagio
- Coronavirus, la quarantena sarà un’occasione per riflettere sul consenso sessuale digitale?
- “Four more shots, please!”: il successo della serie che rompe i tabù sul sesso in India, sulla scia di “Sex and the city”
- L’Ungheria e il divieto di cambio di sesso sui documenti. La storia di Agnese: «Anche in Italia c’è un muro: si chiama burocrazia, e pregiudizio»
- No, non succede solo a te. 10 domande (e risposte) sull’orgasmo femminile
- Donne in televisione, la parità è lontana: le presenze femminili nei talk sono meno del 32%
- Donne manager, il problema non è il master Mba: «Le quote rosa funzionano molto di più»
- Come il sindaco di Varsavia (pro lgbt e pro Europa) vuole prendersi la cattolicissima Polonia oggi al voto
- Franca Valeri: «Non provai pena per Mussolini a piazzale Loreto. Io un’icona gay? Ne sono fiera»
- «Uno stupratore all’Interno, un complice alla Giustizia», le femministe contro il nuovo ministro francese accusato di violenza sessuale