Maturità 2020, l’esame è più difficile del previsto. Per uno studente su tre il protocollo sanitario è causa di ansia – L’indagine
È ancora presto per conoscere i voti, ma arrivano i primi risultati sulla maturità 2020 ai tempi del Coronavirus. Completamente adattata per rispettare le regole imposte dalla pandemia, le prove scritte e la discussione dell’elaborato finale sono state condensate in un’unica sessione orale. «Esame facilitato», lo hanno definito in tanti. I risultati dell’indagine di Skuola.net, invece, raccontano tutt’altra realtà.
Circa un “maturato” ogni due ha dichiarato di essere rimasto «spiazzato» dallo svolgimento dell’esame, più difficile delle aspettative. Per il 37% di loro i commissari si sono dimostrati «molto formali», mentre il 24% ha definito i professori addirittura «rigidi». Solo uno studente su tre, dei 300 intervistati, ha trovato l’orale più semplice delle aspettative della vigilia.
Il protocollo anti-Covid
Un altro elemento che sta condizionando questa maturità è la normativa da seguire per la sicurezza sanitaria. Il 44% di chi ha già svolto l’esame ha ammesso di non essere riuscito a rispettare scrupolosamente le prescrizioni. Quasi la metà. Il protocollo sta incidendo anche sulle performance degli studenti: per il 30% degli intervistati, le procedure implementate per la pandemia hanno rappresentato una fonte di ansia aggiuntiva.
Professori “assenti”
Una delle questioni più calde prima dell’avvio della maturità 2020 riguardava i cosiddetti professori “fragili”. Per motivi di età o patologie pregresse, alcuni docenti hanno preferito non rischiare. Stando al sondaggio, sei studenti su 10 hanno potuto svolgere un esame di Stato con la commissione al completo, mentre nel 37% delle commissioni almeno un professore è rimasto a casa facendo le sue domande in videoconferenza.
Il futuro
Sì, maturità spesso è sinonimo di viaggio, il primo da fare con gli amici e senza genitori. Degli studenti intervistati da Skuola.net, uno su tre non rinuncerà alla vacanza con gli amici e la maggior parte di loro ha preferito programmare il viaggio restando in Italia. Invece, il 37% dei ragazzi che hanno partecipato al sondaggio ha assicurato che non si prenderà una pausa dopo la maturità: già dal giorno dopo l’esame, inizierà la preparazione per i test di ingresso alle università.
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