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Coronavirus, il tennista Djokovic positivo dopo il torneo senza precauzioni: «Mi dispiace tantissimo»

23 Giugno 2020 - 14:29 Chiara Piselli
djokovic sorteggio australian open
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«Tutto è stato fatto con il cuore e con intenzioni sincere. Il torneo aveva un carattere umanitario». Sono almeno cinque i positivi confermati dopo l'evento benefico in Croazia organizzato dal tennista serbo che ha suscitato molte polemiche per il rifiuto di prendere precauzioni contro il Covid-19

Il tennista serbo Novak Djokovic è risultato positivo al test per il Coronavirus, insieme a sua moglie Jelena. Da diverse settimane è al centro di molte polemiche per il suo rifiuto di prendere precauzioni contro il contagio. Ma dopo i casi di positività individuati all’Adria Tour – evento benefico da lui promosso per raccogliere fondi dopo la fase difficile dell’emergenza – la situazione si fa più seria. Sono saliti a cinque i casi di malati di Covid-19 emersi dopo l’evento, tra questi c’è anche il tennista bulgaro Grigor Dimitrov, il croato Borna Ćorić e il serbo Viktor Troicki insieme alla moglie. Stoppato proprio a causa del focolaio, il torneo esibizione di tennis di Zara ha suscitato grosse polemiche per la condotta dello stesso Djokovic che, invece di sottoporsi subito al test, ha preferito rientrare in Serbia dove poi ha effettuato gli accertamenti del caso in un secondo momento, moltiplicando le possibilità di infezione. Tra i positivi, come riporta AdnKronos, ci sono anche gli allenatori di Djokovic e Dimitrov: l’italiano Marko Paniki e il tedesco Christian Groh.

L’attuale numero uno al mondo – che ha comunicato la sua positività al virus nel corso di un incontro con la stampa – ha detto che al momento si sente bene e non accusa alcun genere di sintomo. «Tutto quello che abbiamo fatto – ha spiegato – è stato fatto con il cuore e con intenzioni sincere. Il nostro torneo aveva un carattere umanitario con l’idea di aiutare i tennisti della regione, per consentire loro di giocare, di guadagnare qualcosa in modo da superare meglio questo difficile periodo». «Abbiamo organizzato il torneo quando il virus si era indebolito – ha aggiunto – pensando che ci fossero le condizioni per il suo svolgimento. Mi dispiace tantissimo per tutti i casi di contagio. Seguo i consigli dei medici e spero che il numero dei contagiati non crescerà e non vi saranno complicazioni sanitarie», ha detto il tennista che ora resterà in quarantena per due settimane e tra cinque giorni si sottoporrà a un nuovo test.

Qualche tempo fa, in piena emergenza Covid, Djokovic aveva detto che era disposto addirittura ad abbandonare il tennis se fosse stato costretto un giorno a vaccinarsi. Il tennista serbo è infatti noto per le sue posizioni no-vax. Secondo alcuni osservatori, «quanto accaduto potrebbe scuotere la credibilità di Djokovic» e rovinare l’immagine del campione Atp. Intanto i media croati si scagliano contro l’Adria Tour e contro la mancanza di misure anti contagio. «Abbiamo dimenticato l’Italia e messo a rischio migliaia di persone perché qualcuno voleva colpire la palla», titola un giornale locale, «L’intera associazione tennistica croata ora deve dimettersi», fa eco un altro quotidiano.

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