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Il weekend in montagna, la furia e il gesto estremo: cosa sappiamo su Mario Bressi, il papà che ha ucciso i suoi gemelli

27 Giugno 2020 - 21:57 Redazione
Il prossimo passo degli inquirenti sarà controllare il computer nell'ufficio di Bressi e i suoi appunti per capire se ci sia stata premeditazione

Una foto, scattata probabilmente nel salotto di casa insieme ai figli, mentre festeggiano il risultato di una partita di calcio vinta dalla Juve, squadra di cui Mario Bressi, 45 anni, era un tifoso, tanto da aver vestito con le magliette bianconere i bambini che, con lui, sorridono e mimano il segno di “vittoria” con la mano. Poi la tragedia nella notte: l’uomo avrebbe soffocato i suoi due gemelli di 12 anni. I corpi dei piccoli sono stati ritrovati questa mattina a Margno, un paesino di 400 anime sopra Lecco, nella casa di villeggiatura, dalla moglie. Dopo averli uccisi, Mario si sarebbe tolto la vita, gettandosi dal Ponte della Vittoria di Cremeno.

Appassionato di sport, non era la prima volta che andava in montagna con i suoi due figli. Durante la quarantena per la pandemia da Coronavirus aveva invitato gli amici di Facebook a fare dello sport “di fortuna”, ad esempio giocando a tennis con le palline distanziate. Fino all’estate del 2019, i suoi album di foto social sono pieni di foto in compagnia della moglie.

La vicenda e le prime ricostruzioni

Prima un post su Facebook, non visibile a tutti – e riportato dal Corriere della Sera – in cui Bressi pubblica una foto alle 3 di notte dei figli seguita dal messaggio «Coi miei ragazzi sempre insieme». Poi l’sms inviato alla moglie, con cui, riporta l’Ansa, stava affrontando una separazione: «Non li rivedrai più». Per gli investigatori, che hanno già parlato di omicidio, non avrebbe accettato la decisione della donna, Daniela Fumagalli, di chiudere il loro matrimonio. Avrebbe ucciso i due fratelli in seguito a una manovra asfittica, per soffocamento o strangolamento.

La moglie racconta che l’iter della separazione non era ancora formalmente iniziato e che nella giornata di ieri non si erano verificate tensioni: nessun litigio, nessuna discussione al telefono. Daniela era a casa a Gessate, paese in cui vivevano, dopo essere stata fuori per un allenamento (è dirigente di una società sportiva); lui aveva portato i figli in montagna.

Gli investigatori hanno fatto sapere che il prossimo passo sarà andare a vedere anche il computer in ufficio di Bressi, nelle sue e-mail, nei suoi appunti, per capire se ci sia stata premeditazione o meno. Indicazioni dovrebbero arrivare anche dall’autopsia disposta sui bimbi e sul padre.

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