L’ex patron della F1 Ecclestone: «I neri spesso più razzisti dei bianchi». Hamilton: «Ignorante. Mai difeso quando mi insultavano perché nero»
Arriva durissima la reazione di Lewis Hamilton all’intervista dell’ex patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, che alla Cnn ha dichiarato quanto «i neri a volte siano più razzisti dei bianchi». Non proprio la prima scivolata dell’89enne, che solo lo scorso maggio si era lanciato in un elogio per Adolf Hitler, che «realizzò un sacco di cose, poi sbagliò». Hamilton non si è fatto incantare dagli elogi che Eccleston gli ha riservato, quando ha commentato l’impegno del campione di F1 per la lotta alle discriminazioni razziali: «È meraviglioso e questa campagna per le persone di colore è straordinaria». In un lungo post su Instagram, Hamilton ha bollato come «ignoranti e poco istruite» le parole di Ecclestone, ricordando i tanti insulti che il pilota ha dovuto subire nel corso della sua carriera, senza ricevere mai una vera e propria difesa da parte del fondatore della Formula 1 moderna.
Come quando nel 2008 in Spagna alcuni tifosi di Fernando Alonso, all’epoca alla McLaren, presero di mira Hamilton con le facce pitturate di nero, indossando le maglie con la scritta: «Hamilton’s family». A distanza di anni, Hamilton rivendica quell’episodio e la mancata reazione dei vertici del Circus: «Adesso è chiaro perché non è stato fatto nulla per rendere la F1 più aperta alle minoranze, o per punire gli abusi razziali che ho sputo. Se chi ha gestito per decenni ha una così grave mancanza di comprensione dei problemi della gente di colore, come ci si può aspettare che ci lavora attorno a lui sia più sensibile?».
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