Strada in salita per il ritorno a scuola a settembre, Azzolina: «Banchi singoli per tutti, ingressi per età. Sulle mascherine? Si decide ad agosto»
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina assicura in un’intervista sul Messaggero che a settembre in classe si tornerà «in sicurezza», forte del miliardo che il governo ha promesso di stanziare per tutte le esigenze del mondo della scuola in emergenza Coronavirus. Ora che il piano è messo nero su bianco, di lavoro da fare però ce n’è ancora tanto perché le scuole siano pronte a ospitare studenti, docenti e personale amministrativo per garantire distanze e ogni tipo di misura anti-contagio.
La ministra individua tre obiettivi principali: «Migliorare e recuperare spazio dentro agli istituti, individuare nuovi locali fuori da scuola, avere più docenti e personale Ata». Tre nodi da sciogliere con una strada ancora tutta in salita, a cominciare dall’atavica complessità della situazione dell’edilizia scolastica in Italia. Sulle mascherine obbligatorie, per ora sanno di doverle indossare gli adulti, dai professori agli amministrativi, ma per gli studenti si deciderà «nella seconda metà di agosto», dice la ministra.
La Didattica a distanza resterà uno strumento a disposizione di dirigenti scolastici e docenti: «Ma parliamo solo delle scuole secondarie di secondo grado».
Banchi singoli per tutti
Lo stesso ministero ha stimato che al momento 1,2 milioni di studenti non potrebbe avere un proprio banco, stando alle regole anti-contagio, per non parlare dello spazio già scarso nelle aule affollate delle scuole: «Ci sono scuole che hanno locali dismessi – dice la ministra – ad esempio un’aula inagibile per problemi di manutenzione. Non è pensabile che a settembre sia ancora chiusa».
Per i banchi, Azzolina garantisce l’acquisto massiccio di postazioni singole «di ultima generazione», meno ingombranti e più pratici. Ci sarà un commissario straordinario ad occuparsi degli acquisti. Per il calcolo degli spazi, intanto, la ministra garantisce che non ci saranno problemi, grazie a un sistema digitale che dovrebbe calcolare la capienza di ogni classe e permetterne l’organizzazione in tempo reale.
E se i lavori nelle scuole non dovessero concludersi per tempo, l’idea della ministra è portare le lezioni all’esterno, per esempio nei cinema e nei teatri. La ministra non si addentra in dettagli nell’intervista al Messaggero, ma più che sulle difficoltà degli spostamenti, spiega che per la pulizia dei locali fuori dalle scuole ci sono le risorse necessarie.
Ingressi scaglionati
Già nell’ultima conferenza stampa, Azzolina aveva smentito un piano che prevedesse gli ingressi su doppio o triplo turno, ma gli ingressi dovranno essere comunque spalmati su tempi diversi, per «evitare il sovraffollamento non solo davanti alle scuole, ma anche sui mezzi di trasporto». Un piano ancora tutto da definire, che si baserà almeno sulle fasce d’età.
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