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Il siluro di Bernstein, il giornalista dello scoop sul Watergate: «Trump al telefono ha dato anche della stupida alla Merkel»

30 Giugno 2020 - 16:53 Valerio Berra
Secondo le fonti di Carl Bernstein, alcuni membri dello staff della Casa Bianca sarebbero arrivati a considerare Trump una minaccia per la sicurezza nazionale

Il nome è di quelli che pesano. Carl Bernstein è il giornalista del Washington Post che nel 1972 insieme a Bob Woodward svelò il caso Watergate, lo scandalo che costrinse alle dimissioni l’allora presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. Ora Bernstein ha rivelato alla Cnn un altro scandalo: secondo le sue fonti alcuni alti dirigenti della Casa Bianca avrebbero considerato il Presidente Donald Trump un pericolo per la sicurezza nazionale. Il motivo? Le sue telefonate con i capi di Stato di altri Paesi.

In centinaia di conversazioni telefoniche, non verificabili perché altamente classificate, il Presidente si sarebbe dimostrato così impreparato sui dossier più importanti che alcuni membri del suo staff hanno cominciato a vederlo come un pericolo per la tenuta delle alleanze degli Stati Uniti. Non solo, oltre l’impreparazione, Bernstein ha messo insieme alcune testimonianze che raccontano anche la sua arroganza verso i capi di Stato alleati.

Bernstein riferisce un episodio in particolare che ha a che fare con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Secondo il giornalista: «Alcune delle cose che le ha detto sono semplicemente incredibili: l’ha chiamata ‘stupida’ e accusata di essere nelle mani dei russi…».

Il giornalista spiega anche che col tempo l’atteggiamento di Trump nelle telefonate con gli altri leader non è migliorato, tanto da convincere alcuni collaboratori, come l’ex segretario di stato Rex Tillerson o l’ex capo del Pentagono James Mattis, che Trump fosse oramai «delirante» nei suoi rapporti internazionali.

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