Marco Rossi è stato cacciato dal Monregale Calcio dopo il video razzista. Parla il legale: «Video diffuso a sua insaputa»
«Un brutto incidente, una sceneggiatura non piacevole di un ragazzo di 19 anni che non è razzista e che sui campi ha sempre giocato con altri ragazzi di colore. Il suo non era un manifesto politico ma un video destinato a una visione privata e di certo non pubblica».
A parlare a Open è Alessio Ghisolfi, legale di Marco Rossi, calciatore di 19 anni che – dopo aver pubblicato un video in cui diceva parole vergognose, razziste e sessiste – è stato cacciato dalla squadra di calcio in cui giocava, il Monregale. Già a partire dal 20 luglio.
«Il ragazzo verrà inserito nella lista di svincolo di cui all’art. 107 delle norme organizzative interne federali. Pertanto a far data dall’ufficializzazione della lista di svincolo (20 luglio prossimo) Marco Rossi non farà più parte della Monregale Calcio», si legge sull’ultimo comunicato.
Il video dello scandalo
Le scuse di Marco
«Marco si è già scusato con tutti, anche con la sua famiglia, accettando inoltre le conseguenze di questo spiacevole episodio» ha aggiunto. «Quelle immagini – aggiunge – erano destinate a un uso privato essendo state pubblicate sul suo profilo Instagram privato».
E, invece, sono state «diffuse a sua insaputa e senza alcun consenso. Si tratta di una sceneggiatura da vedere e cancellare tra amici […] non è stato concepito con l’obiettivo di divenire strumento di diffusione di odio».
Marco, comunque, «dopo giorni di riflessione trascorsi nel dolore», non è ancora ritornato sui social. Il legale ci tiene a precisare che il ragazzo «ha vissuto anche l’esperienza del treno della Memoria che l’ha portato ad Auschwitz». Dunque, «non è razzista, anzi».
La squadra ha subito preso le distanze
La Monregale Calcio, fin dal primo momento, ha preso le distanze dal video parlando di «affermazioni pesanti, razziste e sessiste», come dichiarato da Roberto Formento, segretario del club, a Open. Poi è arrivata la sospensione e adesso lo “svincolo”, ovvero la cacciata dalla squadra. Un atteggiamento che il Monregale Calcio ha definito «contrario ai nostri principi»: «Non siamo e non saremo mai razzisti».
Le parole della vergogna
Marco Rossi – è doveroso ricordarlo – in un video diffuso su Facebook se la prendeva con una donna nera che lo aveva denunciato per presunti danni alla sua auto. L’ha definita «ne*ra di merda»: «Baciami il ca*zo, putt*na! Tro*a, lavami i pavimenti».
Video e foto da Facebook
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