Facebook e Instagram hanno deciso di rimuovere gli account che promettono di “convertire” i gay
Dopo le critiche per le fake news, le relazioni davanti al Congresso e le campagne di boicottaggio sembra che nelle ultime settimane le piattaforme digitali stiano prendendo sempre più coscienza del loro ruolo nella moderazione dei contenuti. In questi giorni Instagram e Facebook hanno deciso di vietare i contenuti che promuovono la conversion therapy, un metodo (mai confermato da studi scientifici) per cambiare l’orientamento o l’identità sessuale di una persona.
La decisione, come spiega la Cnn, è nata dopo una serie di appelli di alcuni utenti per eliminare l’account Instagram di Core Issues Trust, un’organizzazione britannica che promette di curare la gender confusion. Tara Hokins, una dirigente del social network di Menlo Park, ha dichiarato: «Non noi accettiamo attacchi alle persone basati sull’orientamento sessuale o l’identità di genere. Stiamo aggiornando la nostra policy per impedire la promozione della conversion therapy».
L’account tuttavia esiste ancora e ancora pubblicizza le storie di persone che si definiscono ex lesbiche, ex trans e anche ex Lgbtq+ supporter. Tara Hokins ha chiarito infatti che ora sono stati rimossi soltanto alcuni contenuti, quelli ritenuti esclusivamente offensivi. Cancellare del tutto queste pubblicità potrebbe essere però complesso per i social network: in molti Stati, tra cui Regno Unito, i programmi di conversion therapy sono ancora riconosciuti come attività legali.
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