Altro che Cina o Russia. Dietro l’attacco a Twitter ci sarebbe un gruppo di ragazzi
Gli hacker che hanno orchestrato il clamoroso attacco agli account Twitter di celebrity americane hanno «manipolato con successo un ristretto numero di addetti» della piattaforma social. Lo ha rivelato lo stesso Twitter sul suo blog. Il social network spiega che gli account presi di mira sono stati 130, 45 dei quali violati con successo, grazie a «strumenti accessibili unicamente alle squadre di supporto interno». Per otto di quegli account, gli hacker sono riusciti a mettere online dati privati.
Il 15 luglio scorso, quando erano le 4 del pomeriggio sulla costa Est degli Stati Uniti, sui profili di personalità di primissimo piano, quali Barack Obama, Joe Biden, Kanye West, Bill Gates, Elon Musk, sono comparsi tweet che invitavano a inviare Bitcoin per ricevere in cambio il doppio in dollari americani. Una truffa in piena regola. Una situazione imbarazzante per il social dei cinguettii, che per ore è stato impegnato nel tentativo di arginare l’attacco, non senza ripercussioni in borsa (oltre -3%) e in termini di reputazione.
Nessuna potenza straniera ma forse un gruppo di ragazzi
Il sospetto però che dietro l’attacco potessero esserci potenze straniere, quali Cina, Russia o Corea del Nord, è stato presto smentito da 007 e investigatori. Secondo le prime ricostruzioni le modalità dell’operazione, piuttosto semplici, non lasciano pensare al lavoro di potenze straniere. E infatti, secondo quanto rivela il New York Times, l’attacco sarebbe stato condotto da un gruppo di giovani che si sono conosciuti a causa della loro ossessione per il possesso di nomi iniziali o insoliti negli account Twitter come @y o @6.
Il quotidiano spiega anche di aver verificato che le quattro persone erano collegate all’hacking, abbinando i loro account di social media e criptovaluta a account coinvolti negli eventi di mercoledì. A capo della ciurma di pirati informatici ci sarebbe stato un utente noto come Kirk, che avrebbe quindi unito le forze con altri due hacker di 19 e 20 anni.
L’identità di Kirk, tuttavia, e le sue motivazioni rimangono un mistero anche per le persone che hanno lavorato con lui. In questa storia ancora torbida, non è chiaro quanto Kirk abbia usato il suo accesso agli account di persone come Joe Biden e Elon Musk per ottenere informazioni più privilegiate, come le loro conversazioni private su Twitter.
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