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La stoccata di Paragone all’accordo di Conte: «Il Recovery? Una grande supposta dell’Ue». E lancia da Londra il suo partito per l’ItalExit – Il video

21 Luglio 2020 - 19:44 Redazione
L'ex senatore del M5s è volato da Farage per lanciare il suo partito anti-europeista: «L'Europa annienta i nostri diritti, dobbiamo uscire dall'Ue»

Gianluigi Paragone, ex senatore del Movimento 5 Stelle e attualmente membro del gruppo Misto, è volato a Londra per incontrare Nigel Farage, leader del Partito della Brexit. L’obiettivo? Lanciare il suo nuovo partito apertamente antieuropeista. Nel giorno in cui proprio l’Unione Europea ha firmato l’accordo storico sul Recovery Fund. Un accordo che critica duramente, prima in un post su Facebook poi in un video in cui si avvicina alla scultura nota come Black Egg che si trova davanti al municipio di Londra e la indica come «la medicina con cui l’Europa vuole medicare la crisi post-Covid: la grande supposta». Per l’ex M5s infatti Mes e Recovery, compreso dunque l’accordo appena raggiunto, fanno parte di questa «medicina con l’Ue vuole annientare i nostri diritti, la Costituzione». La soluzione per Paragone è uscire al più presto dall’Unione europea. Ed è qui che anticipa il primo punto del programma del suo nuovo partito: l’ItalExit. «Sono venuto a Londra per costruire un percorso nuovo insieme all’amico Farage e portare l’Italia fuori dall’Ue. Per tornare a essere liberi e sovrani». Paragone aveva subito criticato l’accordo raggiunto nella notte.

«Le esultanze di Conte stonano con un accordo tutt’altro che positivo», scrive su Facebook. «Più prestiti e meno trasferimenti, tempi lunghi e il controllo degli altri Paesi su come gestiremo la nostra fetta (neanche troppo grossa)» Mentre in un’intervista a Repubblica ha aggiunto: «Quello di stanotte è il miglior accordo possibile solo per tenere in vita l’inganno europeo. Il denaro sarà girato alle banche, i cittadini non vedranno un centesimo». «Stanno smontando l’intelaiatura finanziaria degli Stati membri per costruire un grande Boh!», insiste. Per quanto riguarda nome e logo del nuovo partito, però, non si sa ancora nulla. E Paragone vuole mantenere il segreto fino a giovedì: «Non dico nulla. Tutto quello che è circolato finora era finalizzato al merchandising. Dovrò pure autofinanziarmi in qualche modo». La cosa certa è che raggrupperà persone che voglio uscire tanto dall’Ue, quanto dalla moneta unica.

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