Mes, Renzi insiste: «Sarà la crisi a imporre il salva Stati». Soccorso da Berlusconi: «Lo voterei subito, ma non appoggio Conte»
Il Mes per il governo Conte è una strada obbligata. Matteo Renzi non ha dubbi su cosa farà l’esecutivo sui fondi europei a disposizione per l’emergenza Coronavirus. Nonostante la cautela del presidente del Coniglio sul tema più politico che economico sui 35 miliardi del fondo salva Stati, nonostante anche la netta contrarietà del M5s.
E non servirà neanche insistere, dice il senatore di Italia Viva in un’intervista a Repubblica: «Non saranno Zingaretti o Renzi a imporre il Mes, lo farà la realtà. In autunno – aggiunge – la crisi sarà tale che i soldi del Salvastati s’imporranno da soli. Del resto, se le ha un mutuo di 30 anni, da 1.000 euro al mese, e gliene offrono uno da 15 anni a 500 euro, rifiuterebbe?».
Il fronte nella maggioranza favorevole al Mes si ricompatta e trova conferme anche all’esterno, come quella da parte di Silvio Berlusconi, che in un’intervista al Corriere della Sera dice di essere disposto a «votare subito» per il Mes. Anche se Lega e Fratelli d’Italia non vedono di buon occhio questa apertura di Forza Italia alla maggioranza.
Perciò Berlusconi chiarisce: l’idea che il suo partito possa appoggiare il governo Conte è uno scenario da «fantapolitica». E il voto favorevole al Mes non è «un voto di fiducia». Per quanto salvifico per la maggioranza, che sul salva Stati non ha numeri solidi, soprattutto al Senato.
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