Pescara, sindaco spacca a martellate una fontana usata come deposito dagli spacciatori – Video
Per lanciare un segnale contro lo spaccio e il degrado il sindaco di Pescara, il forzista Carlo Masci, non è andato troppo per il sottile: armato di mazza ha demolito, con tanto di video postati su Facebook, una fontana e un manufatto che venivano utilizzati come deposito per lo spaccio e discarica. «Quando ci vuole, ci vuole. Piazza Martiri Pennesi, manufatto usato dagli spacciatori di droga come deposito. Strada Parco, fontana abbandonata da decenni e inutilizzabile usata come cassonetto dell’immondizia. Adesso non ci sono più», ha scritto su Facebook il primo cittadino, nel post che accompagnava i video delle demolizioni.
Il gesto del sindaco però ha subito attirato le critiche delle opposizioni, con alcuni consiglieri di centrosinistra che gli hanno dato del “Carlo Martello”: «Tra folate di vento e sferzate di sole, stamane il sindaco ha distrutto a martellate una fontana dimenticata da tempo all’inizio della strada parco, giusto alle spalle del Palazzo Mezzopreti-Gomez, un luogo dedicato alla musica e all’armonia, oggi teatro di fracasso e di incitamenti grevi».
«Con questa azione il sindaco Masci ha ammesso di non essere riuscito a mantenere le sue promesse: non riuscendo ad arginare il degrado, pensa di risolverlo abbattendone qualche simbolo, mutandosi singolarmente in Carlo Martello, assumendo così il ruolo del prode demolitore dei segni della città che non va. Di fatto una imbarazzante via di fuga dalla realtà che vivono i pescaresi. Il degrado si combatte con misure ragionevoli ed efficaci, non con atti che sembrano incitare al vandalismo», hanno osservato i consiglieri.
Ma il sindaco Masci non ci sta e, su Facebook, rilancia attaccando coloro che hanno messo in moto «la consueta macchina del fango ai danni del sindaco di Pescara». «Le truppe cammellate della fake-news – scrive il sindaco – prendono a prestito un gesto contrario al degrado della peggior specie, come l’abbattimento di due manufatti abbandonati da decenni, malridotti e usati come cassonetti dei rifiuti, di siringhe e di droga per inveire e sostenere che io avrei tolto l’acqua a quanti notte e giorno bivaccano in quel punto».
Masci ha poi sottolineato come «l’abbattimento di quei vecchi manufatti, una fontana di serie e un cassone di copertura di tubi per irrigare, privi di valore, diventa ora un casus-belli evidentemente per puro interesse di bottega. Li l’acqua non scorreva da decenni, i tubi erano inservibili, arrugginiti e pericolosi».
Video credits: Facebook/Carlo Masci, il Sindaco che ama Pescara