Anche Pietro Maso (che nel ’91 uccise i suoi genitori a sprangate) «ha percepito il reddito di cittadinanza»
Tra i beneficiari del reddito di cittadinanza, fortemente voluto dal M5s, c’è anche Pietro Maso, che uccise i suoi genitori, Antonio Maso e Mariarosa Tessari, a colpi di spranga per ragioni legate all’eredità. Per il fatto, accaduto nel 1991 in provincia di Verona, Pietro Maso venne condannato a trent’anni di reclusione. A rivelare la notizia è il settimanale Oggi, in edicola da giovedì 30 luglio.
La lista dei beneficiari della misura in cui compare anche il nome di Pietro Maso risale al 2019: oggi, invece, il sussidio potrebbe essere stato sospeso per la gravità della sua vicenda giudiziaria. Il suo legale, Marco De Giorgio, ha spiegato che, per perseguirlo penalmente, bisognerebbe dimostrare la malafede del suo assistito che, invece, potrebbe non essere stato a conoscenza di questa limitazione.
Non solo Maso. A far discutere è stato anche il caso di Raimondo Etro, ex brigatista condannato a 20 anni e 6 mesi di reclusione per la strage di via Fani, il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione del giudice Palma. Anche lui aveva fatto richiesta del reddito di cittadinanza, poi revocato dall’Inps.
Foto in copertina di Chi
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