Coronavirus, terzo giorno sopra i 1.000 morti negli Usa. Positivo deputato repubblicano ribelle della mascherina. In Brasile superati i 90 mila morti
Usa
Per il terzo giorno consecutivo, negli Stati Uniti vengono registrati più di 1.000 morti per Coronavirus in un giorno. Secondo i dati della Johns Hopkins University, i decessi ieri sono stati 1.267, per un totale di 150.700. Pesante anche il bilancio sui nuovi contagi, 68.086 nelle ultime 24 ore che portano il dato complessivo a 4,24 milioni di casi. Tra gli Stati più colpiti ci sono la Florida, dove ci sono stati 216 morti per un totale di 6.300, e la California con 186 decessi e quasi 9.000 vittime.
I numeri sempre più allarmanti stanno spingendo governatori e sindaci a muoversi in autonomia verso nuove restrizioni, mentre dalla Casa Bianca fino a ieri il presidente Donald Trump spronava i governatori ad accelerare le riaperture delle attività dove possibile. Sia alle Hawaii che nel Rhode Island, le autorità locali hanno deciso di ridurre il limite per gli assembramenti a massimo 10 persone.
Nel Maryland è scattato l’obbligo di indossare la mascherina in tutti i luoghi pubblici, compresi quelli all’aperto dove non è possibile rispettare le distanze sociali. Obbligo di mascherina annunciato anche alla Camera del Congresso americano dalla speaker Nancy Pelosi. Una decisione arrivata che il deputato repubblicano Louie Gohmert è risultato positivo al Coronavirus, dopo essere stato spesso al centro delle polemiche per essersi rifiutato di indossare la mascherina.
July 30, 2020
Brasile
La pandemia cresce a ritmi sostenuti anche in Brasile, dove nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 1.595 nuove vittime per il Coronavirus, sfondando così quota 90 mila decessi. Secondo i dati del ministero della Salute, il Brasile conta 90.134 decessi dall’inizio della pandemia. Incremento importante anche dei nuovi contagi, con 69.074 nuovi casi nell’ultimo giorno per un totale di 2,5 milioni di infezioni.
Nonostante la situazione sempre più preoccupante, il governo brasiliano ha riaperto i confini agli stranieri che arrivano in aereo, per cercare di limitare i danni economici subiti dal settore turistico. Secondo la Confederazione nazionale del commercio e turismo brasiliana, l’industria turistica ha subito una perdita di circa 23,6 milioni di dollari dopo lo stop ai voli imposto dallo scorso 30 marzo. Gli stranieri che ora arriveranno in Brasile per un massimo di 90 giorni dovranno dimostrare di avere una copertura sanitaria. Resta invece in vigore il blocco agli ingressi dall’esterno via terra e mare almeno fino a settembre.
July 29, 2020
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