Meloni striglia von der Leyen sui diritti della comunità Lgbtq+: «Mia cara bigotta, il suo tweet è discriminatorio, manca il +»
Doveva essere l’inno del gay pride. Ma poi è arrivata la pandemia e tutto è cambiato. Era novembre del 2019 quando Io Sono Giorgia, il remix di un discorso della leader di Fratelli d’Italia, è diventato in poche ore uno dei tormentoni dell’autunno. E inno della comunità Lgbtq+. Ora Giorgia Meloni ha deciso di usare a suo vantaggio ancora quell’ironia.
Destinataria dell’ultima frecciatina della segretaria di Fratelli d’Italia è niente di meno che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che, in un tweet, ha ricordato come l’Ue assicuri a ogni persona di sentirsi libera, libera di vivere e amare chiunque voglia: «Continuerò a spingere per una Unione dell’eguaglianza. #LBGTI».
July 30, 2020
Inaspettato è arrivato il commento ironico e tagliente di Giorgia Meloni: «Cara signora von der Leyen, scrivendo LGBTI avete discriminato molte persone: Queer, asessuali, cisgender, pansessuali e tutte quelle persone sensibili che si identificano con il simbolo “+”. È imperdonabile, mia cara bigotta. #Siamotutti+».
Meloni è stata più volte criticata per la sua posizione ultra conservatrice e discriminatoria nei confronti della comunità Lgbtq+. Ultima mossa in questa direzione è arrivata contro il ddl Zan sull’omotransfobia che Meloni ha definito una legge bavaglio perché «gli omosessuali non sono discriminati in Italia».
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