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Fondi Lega: si indaga su 39 bonifici «sospetti». E spunta una consulenza auto-assegnata da 70 mila euro

03 Agosto 2020 - 10:59 Redazione
Prima di lasciare la presidenza della Lombardia Film Commission, il commercialista Di Rubba avrebbe tentato di auto-assegnarsi un incarico da 70 mila euro

Trentanove bonifici «sospetti» sarebbero finiti sotto la lente dei magistrati di Genova, che indaga sui 49 milioni della Lega spariti, e di Milano. Secondo quanto riporta il Messaggero si tratta di 14 versamenti partiti da “Lega per Salvini”, 13 da “Lega Nord” e 12 da “Radio Padania”, finiti alla società di Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i due commercialisti del Carroccio che, insieme al fiscalista Michele Scillieri, sono indagati nell’inchiesta dei pm di Milano sulla compravendita di un immobile da parte della Lombardia Film Commission.

Sarebbe stata una segnalazione dell’Antiriciclaggio di Bankitalia, trasmessa alla Finanza e poi alle procure, a portare all’attenzione dei magistrati queste operazioni. Movimentazioni avvenute in poco meno di un anno, tra il giugno del 2019 e il maggio del 2020, per un ammontare superiore a 500mila euro, a beneficio della società Mdr Stp Srl. Parte del denaro sarebbe poi stato trasferito alla Partecipazioni Srl, altra società gestita da Manzoni e Di Rubba. I due, sentiti dai finanzieri in relazione a questi movimenti, hanno sostenuto come si tratti di fatture per il pagamento di normali prestazioni

I movimenti segnalati ai pm

Ma è la frammentazione dei versamenti ad indurre al sospetto che si volessero aggirare dei controlli. Nel documento trasmesso ai pm si legge come siano state «registrate le seguenti operazioni tra il 6 giugno 2019 e il 7 maggio 2020: quattordici bonifici in arrivo, per complessivi 316.727 euro disposti da una filiale di Milano del Credito Valtellinese, conto intestato a “Lega per Salvini premier”». Si segnala inoltre che l’ente «non è cliente» della società, benché la causale dei bonifici sia «pagamento fattura».

Segnalati poi altri 13 bonifici, per un ammontare complessivo di 123.327 euro, partiti dal conto Bpm di Bergamo, intestato a “Lega Nord-Lega Lombarda”. Per questi viene precisato che il soggetto è cliente dello studio dei commercialisti e, analogamente agli altri, nelle causali si indica il pagamento di fatture. Poi ci sono 67.198 euro, articolati in 12 bonifici, partiti dal conto della Bcc di Milano intestato a “Radio Padania società cooperativa”, anche questa «non cliente» dello studio. E poi ci sono le uscite, per un totale di 9 bonifici, dalla Mdr Stp Srl alla Partecipazioni Srl, per un totale di 102.681 euro.

La consulenza da 70 mila euro alla Lombardia Film Commission

C’è un altro dettaglio che emerge dalle indagini della procura di Milano. Prima di lasciare la presidenza della Lombardia Film Commission, Alberto Di Rubba avrebbe tentato di autoassegnarsi una consulenza da 70 mila euro annui. Lo riporta oggi la Repubblica, spiegando che i magistrati stanno cercando di capire se la fondazione della Regione Lombardia sia stata utilizzata come una sorta di bancomat dai professionisti vicini alla Lega. Il progetto non si sarebbe poi concretizzato per i malumori sorti all’interno della fondazione.

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