Il duro attacco di Bugani al M5s: «Siamo una zattera in balia delle onde. Sediamoci e parliamo, altrimenti diventeremo l’Ncd»
La lite sulle commissioni è solo l’ultimo atto di una spaccatura all’interno del M5s che va avanti da mesi. Le divisioni sono sui temi, ma anche sulle strategie: dall’alleanza a livello locale con il Pd a quella sull’organizzazione di un movimento ormai diventato partito. Meno di due mesi fa Alessandro Di Battista invocava la necessità di un congresso, per essere stroncato duramente da Beppe Grillo che aveva accusato l’esponente grillino di vivere nel passato. Ma a chiedere con urgenza un confronto è anche Max Bugani. Lo storico esponente del M5s non le manda a dire, usa parole dure per svegliare il suo Movimento che ha visto nascere insieme ai suoi fondatori. Il M5s deve darsi una rotta. Non si può più rinviare il confronto, che si chiami Stati generali o altro», dice in un’intervista al Fatto Quotidiano. Per Bugani la rottura nel M5s era prevedibile perché «navigavamo a vista», ma ora non si può più rimandare altrimenti «restiamo una zattera in balia delle onde».
Riorganizzarsi porta inevitabilmente con sé il pericolo di condannare l’esecutivo giallorosso, ma restare immobili «favorisce il ritorno delle destre». E cita Il ballo del potere di Battiato:
Ti muovi sulla destra poi sulla sinistra
Resti immobile sul centro
Provi a fare un giro su te stesso, un giro su te stesso
Questo, secondo Bugani, è oggi il Movimento 5 stelle: «Rischiamo di diventare l’Ncd. Oggi il M5s è spaccato in mille rivoli: dobbiamo guardarci in faccia e metterci a costruire qualcosa di nuovo». Bugani propone il confronto sui temi, come quello della crisi economica, dell’ambiente. E ammette che allo stato attuale «ci sono troppe divisioni. Conosco esponenti del Movimento che pensano che i gay siano da curare e altri che cercano di adottare figli con compagni e compagnie dello stesso sesso». Stesso discorso per il tema dell’immigrazione, dove il Movimento è stato diviso anche tra chi voleva salvare i decreti sicurezza e chi invece era per la cancellazione
Bugani blinda Casaleggio, che aveva subito attacchi di recente da esponenti dello stesso Movimento: «La guerra a Davide non la capisco. E comunque sarebbe ora di giocare a carte scoperte, invece molti sembrano diventati campioni mondiali di retroscena anonimi passati ai giornali». E infine una frecciatina a Grillo: «Ogni tanto lancia una frase di rottura con il passato e auspica un’unione solida con il Pd e il sostegno a Conte. Ma a queste frasi non segue un percorso costruttivo. Sediamoci e parliamo, altrimenti certe frasi non significano nulla. Ci si allea condividendo progetti e idee, non per la paura che vincano altri».
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