La virologa Ilaria Capua: «Non credete ai negazionisti: il virus circola e ha portato via migliaia di vite. Ora dobbiamo evitare la seconda ondata»
Nel dibattito tra cauti e ottimisti, definiti da alcuni anche “negazionisti”, interviene la virologa Ilaria Capua. La direttrice dell’One Health Center dell’Università della Florida in un commento pubblicato sul Corriere della Sera scrive che il Coronavirus circola ancora. E suggerisce le strategie per evitare la seconda ondata, che secondo la virologa è alle porte, ma è possibile prevenirla, seguendo tre regole basilari: distanziamento, igiene delle mani e mascherine.
Capua spiega cosa sta accadendo negli altri Paesi dove sono scoppiati nuovi importanti focolai: «Il virus circola e come ogni virus che si rispetti, si manifesta in maniera diversa a seconda dell’ospite che incontra». A volte, secondo la virologa, «gira travestito da nulla», come ha fatto in Italia nei mesi di dicembre, gennaio e buona parte di febbraio. «C’è ma non si vede, però gira che ti rigira, incontra ogni tanto qualche gruppetto di persone che sono potenziali vittime delle sue unghie talvolta affilate». Mentre al Nord, più colpito, la paura di un colpo di coda è maggiore, in altre regioni viene ridicolizzata. Capua definisce rischioso il gioco di minimizzare il virus: «Checché ne dicano i negazionisti Covid-19 si è portato via migliaia di italiani e molto di più».
Il pericolo della seconda ondata c’è, ma è anche possibile evitarla. «Adesso sappiamo che ci sono tre cose facili facili da fare: tenersi il più lontano possibile dagli altri, tenere le mani pulite e utilizzare delle barriere per separare il più possibile il proprio muso dall’esterno», spiega l’esperta. Lo scopo di queste precauzioni è rendere sempre più difficile il contagio «perché tanto maggiore sarà il contagio e tanto maggiore sarà il rischio che un numero elevato di persone finiscano in ospedale», con il conseguente sovraccarico delle terapie intensive e dunque l’inizio della seconda ondata.
«Permettere al Coronavirus di espandersi in maniera incontrollata sarebbe un nuovo triplo spreco. Si perderebbero vite di pazienti e operatori, nel contempo bruciando anni di salute», dice Capua. E invita ad agire «in maniera intelligente»: «Non possiamo lasciarci battere sulle conquiste fatte finora. È questione di sopravvivenza».
Immagine di copertina: Ilaria Capua | Ansa
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