Speranza in Senato: «Situazione in Italia migliore di altri Stati, ma serve massima cautela»
«I dati ci dicono che la curva nonostante le riaperture si è piegata e da qualche settimana siamo in fase di stabilità, il virus ancora circola ma la prevenzione ci consente di poter intervenire. Il sistema di monitoraggio è stato uno dei punti che ci ha consentito di gestire l’epidemia». Il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso di una informativa, ha fatto il punto oggi in Senato sulle misure adottate dal Governo per affrontare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.
In Italia 5,2 casi per 100mila abitanti, dato più basso in Europa
Al momento, ha spiegato, la situazione italiana è migliore rispetto ad altri Paesi: «Il contesto è tutt’altro che semplice, perché è nel mondo sicuramente il momento più difficile, con oltre 700mila decessi, e anche in Ue la situazione è tutt’altro che tranquilla».
«In Italia ci sono 5,2 casi per 100mila abitanti», ha detto Speranza, osservando come questo sia il dato «più basso in Europa». «L’Italia – ha aggiunto – è messa meglio per la situazione epidemica e questo è un risultato di tutto il Servizio sanitario nazionale e del comportamento dei nostri concittadini. Nessuno aveva un manuale di istruzioni eppure le istituzioni repubblicane hanno retto. I dati ci dicono che stiamo molto meglio, ma non credo che la battaglia sia vinta e non possiamo ancora ritenerci al sicuro. Dobbiamo tenere alta la guardia», ha avvertito il ministro.
Speranza ha poi annunciato che, con il prossimo Dpcm, ci saranno altre riaperture. «L’idea – ha detto – è far ripartire attività fieristiche e navi da crociera». Spazio poi alle misure del Decreto agosto, per il quale Speranza ha informato l’Aula di aver «proposto che dentro il decreto si individuino risorse, per mezzo miliardo di euro, per un piano straordinario perché il Servizio sanitario nazionale possa, nei prossimi mesi, recuperare visite e controlli persi».
Il 2,5% degli italiani ha incontrato il virus
Punto della situazione poi sull’indagine sierologica che si è appena conclusa: «Il 2,5% degli italiani ha incontrato il virus e maturato anticorpi», ha detto il ministro, osservando come il dato rilevante sia «la distinzione geografica». La Regione più colpita risulta essere «la Lombardia con il 7,5%, mentre nessuna Regione del sud raggiunge l’1%: questo dato ci dice – ha proseguito Speranza – che il rigore delle misure messe in campo ha consentito di fermare il virus nelle aree geografiche dove l’impatto è stato più duro».
Al lavoro con Ue per contratti vaccino
Quanto all’approvvigionamento di un futuro vaccino, il ministro ha spiegato che si sta lavorando con la Commissione europea «per chiudere contratti con tutte le altre case farmaceutiche che sono al lavoro sui vaccini anti-Covid». «Proveremo nelle prossime ore a livello di commissione Ue a chiuderne altri», ha aggiunto.
Pronte le linee guida per ottobre
«Iss (Istituto superiore di sanità ndr.) e ministero della Salute hanno completato un lungo lavoro sulle linee guida generali per la ripresa di ottobre», ha annunciato Speranza, spiegando anche che «ieri sono state trasmesse al Comitato tecnico scientifico e poi il documento sarà inviato alle Regioni, costituendo l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa».
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