Guida alla Champions agostana: la formula della Final Eight e le regole anti-Covid per blindare la finale di Lisbona
È una Champions League nuova e anomala quella che riparte il 7 agosto, dopo lo stop forzato dalla pandemia di Coronavirus dello scorso marzo. Nuova la formula, inedito per forza di cose il periodo in cui si gioca, ignoto e per certi versi anche più interessante l’esito della finalissima di Lisbona, dove si ritroveranno le otto squadre qualificate per i quarti. Si riparte il 7 e l’8 agosto con le partite di ritorno degli ottavi di finale – che in Italia saranno trasmesse da Sky – dopo le gare di andata giocate tra il 10 e l’11 marzo, quando la pandemia stava già mostrando i primi morsi in Europa.
Il ritorno degli ottavi
- Juventus (0) – Lione (1) | (ven 07/08 ore 21)
- Manchester City (2) – Real Madrid (1) | (ven 07/08 ore 21)
- Bayern Monaco (3) – Chelsea (0) | (sab 08/08 ore 21)
- Barcellona (1) – Napoli (1) | (sab 08/08 ore 21)
Non sono mancate le polemiche per quelle ultime sfide giocate a marzo con il pubblico negli stadi, soprattutto per Valencia-Atalanta, sospettata a lungo di aver contribuito alla diffusione dei contagi tra spagnoli e bergamaschi. Ne è seguita una lunga scia di accuse incrociate anche tra i club, riesplose dopo la rivelazione dell’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, di non essere stato bene la sera della partita in Spagna, per poi scoprire dal test sierologico a maggio di aver avuto nelle settimane precedenti il Coronavirus.
Il torneo riprende con metà tabellone già noto da marzo, quando si erano qualificate per i quarti di finale Atalanta, Paris Saint-Germain, Lipsia e Atletico Madrid. Le altre quattro attese a Lisbona arriveranno dai verdetti dei ritorni degli ottavi, che si giocheranno ancora nei rispettivi stadi doverosamente a porte chiuse.
La nuova formula fino alla finale di Lisbona
Con la griglia dei quarti completa, si giocherà la Final eight in una formula del tutto inedita per la Champions. L’Uefa ha previsto un minitorneo di sette partite nei due stadi di Lisbona in Portogallo: l’Estadio da Luz dove gioca il Benfica e il José Alvalade dello Sporting Lisbona. Le partite si giocano a gara unica, con supplementari e rigori.
Il calendario della Final Eight
I quarti
- Atalanta – Paris Saint-Germain | (mer 12/08 ore 21)
- Lipsia – Atletico Madrid | (gio 13/08 ore 21)
- Vincente Barça-Napoli – vincente Bayern-Chelsea | (ven 14/08 ore 21)
- Vincente City-Real – vincente Juve-Lione | (sab 15/08 ore 21)
Le semifinali
- martedì 18/08 ore 21
- martedì 18/08 ore 21
La finale
- domenica 23/08 ore 21
L’incognita Covid
Per quanto la Champions sia riuscita a ripartire, così come alcuni campionati nazionali come la Serie A, la Premier League e la Liga appena conclusi, l’incertezza legata all’andamento dei contagi aleggia sui match e non si può certo ignorare. Per scongiurare ogni intoppo che dovesse mettere a rischio la conclusione della Champions, così come l’Europa league che si concluderà con formula simile in Germania, l’Uefa punta a blindare l’intera fase con un protocollo medico che non ammette flessibilità.
Ad ogni squadra sarà affidato un ufficiale medico, mentre un altro dovrà occuparsi del monitoraggio di ogni singolo stadio, a cominciare dall’arrivo delle squadre, distanziato di 10 minuti, e la circolazione al suo interno. Gli stadi sono suddivisi in quattro aree:
- alla zona 1, dove ci sono campo e spogliatoi, potranno accedere al massimo 120 persone;
- la zona 2 è riservata alle tv, per un massimo di 100 persone;
- per la zona 3, l’accesso è consentito solo a dirigenti, addetti stampa e fotografi;
- la zona 4 sarà il cordone attorno allo stadio, accessibile solo agli autorizzati, quindi tifosi rigorosamente esclusi.
Vige sempre la regola del distanziamento sociale in ogni circostanza, con l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi e dove non sia possibile stare lontani. Ogni club dovrà sottoporre squadra e staff ai tamponi sul Coronavirus 48 ore prima di partire per il Portogallo e poi due giorni prima di ogni partita. Una volta arrivati a Lisbona, i club non potranno tornare a casa anche in caso di eliminazione dal torneo. Nel caso in cui emergesse un positivo, la procedura dovrebbe prevedere l’isolamento per il singolo soggetto, sventando l’ipotesi di lunghe quarantene per l’intera squadra o staff, che ne impedirebbe di fatto la partecipazione al torneo.
Grafica copertina: Vincenzo Monaco
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