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La scomposta reazione e la disinformazione del medico NoVax su Covid-19 e vaccini: «Bastardi! Assassini!»

07 Agosto 2020 - 18:36 David Puente
Con grande rabbia, il medico NoVax Roberto Petrella si sfoga durante una diretta Facebook leggendo un testo già trattato da Open a maggio

Ci segnalano un video NoVax pubblicato il 4 agosto 2020 da Roberto Petrella dal suo profilo Facebook, dove interviene con violenza verbale nei confronti di medici e non solo sulla questione Coronavirus. Dopo una «breve» introduzione, dove ritiene di dare sempre informazioni vere senza però voler dire le sue fonti, annuncia di far sapere agli utenti che cosa è successo e cosa succederà. In realtà le sue affermazioni sono datate, trattate qualche mese fa in un articolo di Open.

Di fatto, il signor Roberto non vuole dare le sue fonti e lo spiega apertamente così: «Non mi chiedete chi mi dà le notizie perché io vi ho sempre dato e vi darò sempre notizie vere!». Non funziona così e un medico, come si definisce nel video stesso, dovrebbe saperlo.

Roberto Petrella ad un certo punto inizia a leggere ad alta voce il contenuto di un foglio, forse un documento, aggiungendo qualche considerazione personale:

Risolto il problema [pausa] Risolto il mistero dei decessi in Lombardia: tutti i ceppi dell’antinfluenzale di quest’anno (2019-2020) contengono il Covid-19! BASTARDI! Chi li ha prodotti ha creato il Covid-19! ASSASSINI! AVETE CAPITO, ITALIANI? Su 60 pazienti analizzati 58 avevano fatto il vaccino! BASTARDI! MEDICI! VOLETE USCIRE ALLO SCOPERTO? ALTRIMENTI SIETE COLPEVOLI! Ministro della san…. della s… SPERANZA! MA CHE SPERANZA STAI DANDO ai cittadini italiani? Da 60 verifiche che hanno condotto hanno ricavato i dati di pazienti, grazie all’aiuto di chi HA LAVORATO in questi, a colleghi e compagnia bella, non farò ne nome di cognome, 58 avevano ricevuto i vaccini antinfluenzali. Su 60, 58 avevano ricevuto il vaccino antinfluenzale che conteneva il Covid-19! BASTARDI! ASSASSUBU! Gli intubati giovani avevano usato VaxiGrip Tetra, che si propina anche ai bambini. Sarete voi i colpevoli, genitori. Tutti i ceppi contenuti degli antinfluenzali di questo anno vennero indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, ad inizio 2019, e contengono 2 ceppi di coronavirus che hanno definito inattivato! BASTARDI! VOI SIETE COLPEVOLI! NON VI LEGGO IL RESTO!

Ne abbiamo parlato in un articolo del 18 maggio 2020 dal titolo «Coronavirus. I decessi in Lombardia sono dovuti ai vaccini antinfluenzali? I No vax ci riprovano», che riguardava una nota condivisa su Facebook dove veniva messa in mezzo l’associazione Auret («Autismo ricerca e terapie»). Un testo che, secondo quanto riportato in un articolo di Butac, sarebbe stato reso pubblico impropriamente da una chat Whatsapp del 13 marzo 2020 come sostiene l’autore originale del testo, Cristian Atzori:

– il testo del messaggio che trovo citato e’ frutto di una divulgazione, senza mio consenso, avvenuta in una conversazione privata su Whatsapp, il 13 marzo del 2020.

– L’associazione Auret compare citata a sproposito, perche’ il divulgante ha inviato i messaggi lasciando visibile il contatto con cui mi aveva registrato in rubrica “Cristian Atzori Auret”, ma gli argomenti nella discussione riguardavano un lavoro di indagine condotto spontaneamente da me, senza aver coinvolto direttamente l’associazione Auret, per la quale opero come volontario dal 2017.

Il messaggi originali sono stati piu’ volte manipolati, le evidenziero’ le parti aggiunte o modificate nelle innumerevoli condivisione di cui e’ stato oggetto.

Dunque, oltre al distanziamento dell’associazione da parte dell’autore originale del testo, ci troviamo di fronte a una fonte su Whatsapp, dove si parla di 60 pazienti senza alcun riferimento, che abbia un minimo di valenza scientifica: non c’è uno studio fatto sui 60 pazienti, per intenderci, che sia scritto e pubblicato da una rivista scientifica decente. Detto questo, cosa c’è di sbagliato nel resto?

Petrella non si rende conto, a distanza di mesi, dell’errore grossolano nel definire il virus con il nome Covid-19, quando questo è il nome della malattia mentre il virus si chiama Sars-Cov-2. C’è, ancora una volta, una enorme confusione sui Coronavirus: non è il nome di un singolo virus, ma di una famiglia di virus chiamata con tale nome di cui solo il Sars-Cov-2 causa la malattia Covid-19. Non solo, bisogna ricordare (ancora una volta) che i vaccini antinfluenzali non contengono particelle virali, ma solo i loro antigeni, che attivano il sistema immunitario senza infettare. Andiamo avanti.

Nel messaggio che circolava all’epoca c’erano anche dei riferimenti a uno studio citato nella piattaforma Pubmed (che ricordiamo non è una rivista scientifica, ma un aggregatore di qualunque cosa pubblicata da riviste scientifiche serie o predatorie), quello condotto da Greg G. Wolff che altri hanno provato a replicare senza riuscirci (due sono gli studi – questo e questo – citati dai colleghi di Facta). Detto questo, lo studio era volto a verificare la presenza di un «interferenza virale», senza venire accertato dallo stesso studio, come ammesso da Wolff stesso.

Per l’analisi completa del contenuto vi rimando all’articolo di Open del 18 maggio 2020, ma passiamo ora a raccontare chi è Roberto Petrella. Nel suo profilo Facebook condivide il 7 agosto 2020 un video Youtube dal titolo «Roberto Petrella il medico NoVax radiato incontra Adriano Panzironi» invitando i medici ad acquistare un libro.

Il video risale al 2019, periodo in cui venne effettivamente radiato dall’Ordine dei Medici. Nonostante ciò, Petrella ha continuato a diffondere notizie ritenute di «gravissima disinformazione su temi molto rilevanti per la salute pubblica», come scrive Roberto Burioni in un suo post Facebook del 22 ottobre 2019:

Da un articolo del 13 luglio 2019 de Il Centro leggiamo che la notifica di radiazione sarebbe arrivata a Roberto Petrella tramite Pec dall’Ordine dei Medici. Il medico, ormai in pensione, ha fatto però ricorso e attualmente risulta ancora iscritto all’Ordine dei Medici. In questo momento, però, il Dr. Petrella dovrebbe spiegare con quali fonti autorevoli, verificate scientificamente, è capace di dimostrare quanto detto nel video in un periodo così delicato come quello dell’emergenza Coronavirus.

Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).

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