Speranza difende la decisione del governo di imporre il lockdown: «Scelta giusta, ha salvato il Paese»
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Dopo la desecretazione dei documenti del Comitato tecnico scientifico, il ministro della Salute, Roberto Speranza, difende quanto fatto dall’esecutivo, criticato da più parti per la decisione di imporre il lockdown: «Chiudere tutto è stata una scelta giustissima che ha salvato il Paese e risparmiato vite». In un colloquio con il Corriere della Sera, il ministro è sicuro che quella chiusura voluta dal governo a marzo – in disaccordo con gli esperti – ha salvato soprattutto il Sud dove meno dell’1% della popolazione è venuto a contatto con il Coronavirus.
Sulla ripresa della scuola Speranza è certo che riaprirà: «Sono un grande tifoso – dice – ma con tutto il rispetto, tra accompagnare mio figlio allo stadio e portarlo a scuola, preferisco la seconda». Data di inizio fissata per il 14 settembre, ma l’emergenza – ribadisce – non è finita: «Se non fossi preoccupato dai mesi autunnali sarei uno sconsiderato».
E a chi trova inconciliabile una ripartenza del Paese con la sicurezza dei cittadini, Speranza risponde che si tratta di una clamorosa bugia: «Non possiamo permetterci una nuova chiusura. Sarebbe disastroso». Rispetto agli altri Paesi europei, come Francia e Germania, l’Italia sembra aver arginato una seconda ondata (almeno per ora).
Per Speranza le parole d’ordine per preparasi ai mesi autunnali sono le solite: «Prudenza, rispetto delle misure di distanziamento e prevenzione». Infine l’appello ai giovani di rispettare le misure anti-contagio: «Non voglio apparire un maestrino. In fondo ai giovani non chiediamo di non uscire di casa, chiediamo solo di indossare le mascherine, lavarsi le mani, stare a distanza ed evitare assembramenti. Una cosa compatibile con il godersi l’estate».
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