Coronavirus, l’Oms sceglie Monti: l’ex premier guiderà una commissione per ripensare la sanità europea
Mario Monti guiderà una commissione dell’Oms incaricata di ripensare i sistemi sanitari in Europa alla luce della pandemia da Coronavirus. All’interno della Commissione per la Salute e lo Sviluppo sostenibile, ci saranno scienziati, economisti, ex capi di Stato e di governo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la commissione – che si riunirà per la prima volta il prossimo 26 agosto – produrrà un rapporto che darà indicazioni ai singoli Stati affinché «salute e benessere entrino nelle priorità politiche e vengano riconosciute fondamentali per lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale».
Il funzionamento della commissione
Il comitato presieduto da Monti, spiega l’Oms Europa, «trarrà lezioni da come i diversi sistemi sanitari dei Paesi hanno risposto alla pandemia, e preparerà una serie di raccomandazioni e riforme per migliorare la resilienza dei sistemi stessi. La commissione cercherà anche di costruire un consenso attorno a queste raccomandazioni, per elevarle a priorità politiche e sociali, riconosciute come critiche per avere tanto un approccio sostenibile quanto una coesione sociale». Il direttore regionale per l’Europa dell’Oms, Hans Henri P. Kluge, ha dichiarato: «Il nostro scopo è quello di mettere la salute in cima all’agenda politica nell’ambito degli obiettivi dello Sviluppo sostenibile e rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari e sociali dei 53 Stati membri della Regione europea dell’Oms. Monti? Siamo orgogliosi che abbia accettato».
Monti: «La pandemia ha aggravato le disuguaglianze»
A proposito degli effetti sociali del Coronavirus, l’ex premier italiano ha spiegato: «La pandemia ha aggravato le disuguaglianze e le divisioni che stanno paralizzando le nostre società, impendendo il progresso dello sviluppo sostenibile, e ha messo a nudo l’inadeguata preparazione dei sistemi sanitari dei vari Paesi: dopo anni di risparmi sulla sanità, nelle future politiche economiche invece i governi dovranno tenere conto dei rischi enormi collegati a future pandemie, ma anche ai danni provocati dal cambiamento climatico». Secondo Monti, si legge sul Corriere della Sera, è necessaria una «mappa dei danni: le conseguenze spaventose economiche e sociali provocate dal Coronavirus». E poi, «le priorità per un nuovo sviluppo sostenibile: ci sarà bisogno delle nuove generazioni, proprio loro, con la scuola così fortemente colpita. Non sono compiti facili, ma sono tutti temi che ogni Paese e la comunità internazionale dovranno affrontare».
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