Emilia-Romagna, sospeso il consigliere leghista Bargi: ha intascato due bonus Inps
La Lega ha sospeso il consigliere regionale in Emilia-Romagna Stefano Bargi che ha chiesto e ottenuto due bonus Inps per le partite Iva in piena emergenza Coronavirus. Bargi, classe 1989, è stato anche capogruppo leghista in Regione e nei mesi scorsi è stato confermato al secondo mandato da consigliere. La sospensione di Bargi arriva 24 ore dopo quella dei deputati Andrea Dara ed Elena Murelli. «Chi sbaglia paga», ha ribadito ieri, 12 agosto, il leader del Carroccio Matteo Salvini.
Bargi ha detto di avere chiesto il bonus per la sua società
Bargi gestisce con due soci il locale Beerstop, a Maranello. Sentito prima della sospensione dal Corriere di Bologna e dalla Gazzetta di Modena, ha spiegato che l’associazione di categoria di cui fa parte ha suggerito alla sua società di fare la richiesta. Così sono arrivati due bonus, uno ad aprile e uno a maggio, che – secondo quanto dichiarato da Bargi – sono stati messi a disposizione della società per fare fronte ai mancati introiti nel periodo di lockdown.
Indennità di carica da 5mila euro e rimborsi per 2mila euro
Stando alla scheda anagrafica del consigliere, nel 2020 Bargi ha ricevuto 5mila euro lordi al mese di indennità di carica (a marzo non l’ha incassata, ma ad aprile ha ricevuto 10.500 euro). A questa vanno aggiunti oltre 2mila euro mensili di rimborsi. Il capogruppo della Lega in Regione, Matteo Rancan, ha commentato: «Il provvedimento disciplinare è identico a quello assunto per i deputati che si trovano nella medesima situazione. L’immagine della Lega e la buona volontà di migliaia di sostenitori non possono essere offesi da comportamenti sconvenienti, per quanto del tutto legali».
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