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A Enfola spiaggia chiusa perché il ministro Costa deve fare il bagno? No! Come è nata la disinformazione

13 Agosto 2020 - 07:37 David Puente
Privilegi per il Ministro del Movimento 5 Stelle? Cittadini indignati, ma non era affatto in vacanza a fare il bagno

C’è un sito amatoriale chiamato Mag24.es, il cui titolare del dominio risulta essere un tal Francesco Soro (dati pubblici da Nic.es), che nel quasi anonimato diffonde informazioni errate e manipolate al fine di generare visite. Il 10 agosto 2020 il gestore pubblica un articolo dal titolo Spiaggia chiusa perché il Ministro a cinquestelle si regala il bagnetto: ecco chi è il cialtrone del giorno. Un’informazione che, come vedremo, risulta falsa.

L’articolo non è opera del gestore del sito, ma di un copia incolla dal sito Dagospia (articolo condiviso dalla pagina Facebook Lega – Salvini Premier) che a sua volta riprende da Il Giornale. L’articolo originale riprende dei commenti da parte di cittadini, senza precisare da dove:

«Non è un cittadino al servizio dei cittadini? Allora che faccia la vita dei cittadini». A Portoferraio commentano così la chiusura di gran parte del parcheggio dell’Enfola, al servizio di una delle spiagge più amate e frequentate dai residenti e turisti, in particolare famiglie.

All’isola d’Elba arriva il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e i cittadini (quelli veri) che devono subire il disagio e non la prendono bene. All’Enfola ha sede il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e per giustificare la chiusura si evocano le solite «esigenze di sicurezza». La novità è che questo ministro è dei 5 Stelle, finora dalla parte di chi protestava. Qualche elbano ragionevolmente osserva: «Che si lascino un paio di posti mi sembra doveroso, ma che chiudano tutto anche no». E gli attivisti grillini locali stavolta difendono le auto ministeriali: «Sempre a lamentarvi oh…»

Utenti indignati, chiaro ed evidente, ma quale è la fonte de Il Giornale? Un post del gruppo Facebook «Portoferraio: le foto che non avresti mai voluto vedere…» dove troviamo i commenti degli utenti Franco e Ylenia riportati nell’articolo.

Indignazione e contestazioni lecite da parte degli utenti, cittadini o turisti, infastiditi dal fatto di trovarsi un parcheggio occupato per questioni di sicurezza e non solo. A parte ricordare che si tratta di un Ministro e che la decisione della messa in sicurezza aspetta le autorità competenti, dobbiamo capire perché si trovava in quella località. Andava a fare il “bagnetto” come sostiene l’ingannevole Mag24.es? No!

Effettuando una semplice ricerca troviamo alcuni articoli del 5 agosto 2020, come quello di Tenews.it, dove viene spiegata la visita del ministro Costa, una visita che non era solo nella località turistica:

Dopo aver visitato il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il più recente Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, domenica 9 agosto il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare On. Sergio Costa, insieme ad una delegazione ministeriale, sbarcherà nel pomeriggio all’Isola d’Elba in visita alla sede del Parco Nazionale Arcipelago Toscano all’Enfola. Insieme ai vertici dell’Ente Parco – il Presidente Giampiero Sammuri, il Vice Presidente Stefano Feri e il Direttore del Parco Maurizio Burlando – il Ministro Costa incontrerà una rappresentanza delle autorità locali, sindaci e forze dell’ordine e stampa.

Si parla quindi di un incontro pubblico presso la sede del Parco Nazionale Arcipelago Toscano all’Enfola, lo stesso presente nelle foto del post Facebook:

Potete verificare voi stessi attraverso Google Street View:

Sul sito Quinewselba.it troviamo anche alcune foto dell’incontro pubblico del ministro Costa insieme agli altri ospiti citati negli articoli locali del 5 agosto 2020:

Conclusioni

L’articolo de Il Giornale, così come copia incollato da Dagospia e Mag24.es, non riporta alcuna informazione in merito alla presenza del ministro Sergio Costa permettendo il generarsi di percezioni sbagliate della presenza dello stesso da parte dei lettori. Una situazione che il gestore di Mag24.es ha colto al balzo per disinformare diffondendo il falso, così da indignare il pubblico e ottenere condivisioni e visite al proprio sito (dove peraltro è difficile riscontrare le informazioni relative ai coockies e la privacy).

I dati pubblici della registrazione del dominio Mag24.es (fonte Nic.es)

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