«Se non paghi ti danneggiano l’auto», lo sfogo di Marianna contro i parcheggiatori abusivi a Bari – Il video
«Quando siamo arrivate, non abbiamo pagato il pizzo e così ci hanno danneggiato la macchina. Dobbiamo pure ringraziarli che non ci hanno forato le ruote o rubato l’antenna». Queste le parole di Marianna Panzarino, una studentessa di Bari a cui due parcheggiatori abusivi hanno danneggiato l’auto perché si è rifiutata di pagare «un euro» (in alcuni casi anche cinque euro, ndr). A spiegarlo è lei stessa in un video di denuncia pubblicato su Facebook.
Una piaga per il nostro Paese che colpisce soprattutto le grandi città, da Bari a Catania, da Roma a Napoli. La storia è sempre la stessa: soggetti, spesso nullatenenti, che agiscono indisturbati, sempre negli stessi posti, soprattutto quelli della movida (frequentati dai giovani), approfittando dei pochi controlli delle forze dell’ordine.
Cosa è successo
«Ho chiamato i carabinieri per rovinargli la piazza ma, quando sono arrivati, ci hanno detto che avrei dovuto contattarli nel momento in cui mi sono stati chiesti i soldi. E comunque non potevamo nemmeno dimostrare che il danno fosse stato fatto da loro», ha spiegato. Insomma, chi ha rigato l’auto di Marianna, che si è «rifiutata di pagare il pizzo», l’avrebbe poi passata liscia.
L’appello di Marianna
Da qui l’appello di Marianna: «Servirebbero delle telecamere o più pattuglie» specialmente nelle zone in cui è nota ai militari la loro (assidua) presenza. «Oppure possiamo continuare a lasciarli fare questo lavoro».
«La mia riflessione, comunque, va a tutte quelle storie di cittadini abbandonati a loro stessi, lasciati soli ad affrontare quelle malattie sociali che le istituzioni non riescono ad affrontare. No, non è normale che sia normale» ha concluso la ragazza.
Foto in copertina da Facebook | Elaborazione di Open
Leggi anche:
- Bari, spara a un rider dal balcone perché «appoggiato sulla sua macchina»: arrestato un 21enne
- Arrestato un comandante di stazione dei carabinieri in Puglia, stavolta dai colleghi: nascondeva la merce sequestrata e depistava le indagini
- Bari, torna agli arresti domiciliari Francesco Bellomo, l’ex giudice che imponeva il dress code alle sue studentesse
- La Xylella supera i confini del Salento: primi ulivi infetti a Bari. Coldiretti: «Manca una strategia condivisa per fermare la malattia»
- Decaro come Sala: «Lasciateci indebitare le città». Intervista al sindaco di Bari