Botta e risposta tra Zangrillo e Crisanti sull’aumento dei casi in Italia: «Dal primario del San Raffaele affermazioni pericolose». E lui posta “la prova” sui social
Dagli studi televisivi ai social. Il nuovo terreno di scontro tra gli scienziati cosiddetti “cauti” e gli “ottimisti” è sulla crescita dei contagi da Coronavirus in Italia, che ieri hanno superato i 500. Per Alberto Zangrillo non c’è da allarmarsi perché «i contagiati non sono malati». A replicare al primario del San Raffaele, sempre in video collegamento dagli studi di In Onda, su La7, è il virologo Andrea Crisanti. «Affermazioni estremamente pericolose», ha detto Crisanti in riferimento alle parole di Zangrillo. «Forse si riferisce al suo ospedale, perché qui non è vero e non penso che possa riferirsi a piano nazionale. A Padova abbiamo decine e decine di malati in reparto e in rianimazione. Non capisco su quali basi faccia questa affermazione», ha aggiunto il virologo della task force in Veneto. E sui dati della Protezione civile ha detto: «I casi sono in aumento da un paio di settimane: è il risultato di quello che è accaduto un paio di settimane fa».
August 13, 2020
La risposta di Zangrillo al collega arriva sui social dove il primario condivide in serata le tabelle dell’andamento dei casi in Veneto, in cui è riportato anche il dato dei ricoveri nelle terapie intensive. A Padova, si legge nella tabella, sono ricoverate in totale 14 persone di cui 10 in “area non critica” e 4 in “terapia intensiva”. Il post di accompagnamento ai dati è eloquente: «Le bugie, caro Crisanti, hanno le gambe corte. Sogni d’oro».
August 13, 2020
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