Coronavirus, l’appello del ministro Speranza ai giovani: «Usate cautela». E sulla scuola: «Riaprirla è priorità assoluta»
Contagi in risalita in Italia e crescita di focolai diffusi su tutto il territorio nazionale. Un trend che sembra ormai stabile e del quale ha parlato il ministro della Salute Roberto Speranza al Tg1: «I dati delle ultime settimane non possono non preoccuparci – ha ammesso -. Attorno a noi ci sono Paesi con numeri molto più significativi. La Spagna nelle ultime 24 ore ha registrato oltre 3.000 casi, 2.500 in Francia, 1.500 in Germania. I nostri 629 sono un dato migliore ma in crescita. Dobbiamo rialzare il livello di attenzione, tutti quanti, perché non possiamo assolutamente vanificare i sacrifici fatti negli ultimi mesi da tutti gli italiani e le italiane».
La scuola
Sull’apertura dell’anno scolastico in presenza il ministro ha poi ribadito: «La riapertura delle scuole per il governo è una priorità assoluta. Noi lavoriamo perché tutte le scuole riaprano in presenza alla metà di settembre e in sicurezza. Stiamo investendo su nuove risorse umane e strumentali – ha aggiunto -. Io sto lavorando per creare un nuovo rapporto, organico, strutturato, costante, tra sanità e scuola, perché non possiamo assolutamente lasciare i nostri insegnati e presidi da soli a gestire questa vicenda».
Giovani e movida
L’apprensione nelle ultime settimane è stata rivolta soprattutto ai giovani, alle serate in luoghi affollati e ai viaggi di rientro dalle irrinunciabili vacanze. «Ai giovani voglio rivolgere un appello particolare perché in queste ore usino tutta la cautela possibile – ha detto Speranza -. Capisco che c’è, dopo tanti mesi di lockdown, la volontà di ricominciare a uscire e vivere il più possibile. Ma se loro contagiano i propri genitori o nonni rischiano di produrre un danno reale. Abbiamo lasciato tre regole fondamentali vigenti: usare la mascherina, il distanziamento di almeno un metro e il lavaggio frequente delle mani».
In copertina ANSA | Il ministro Roberto Speranza
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