Liguria, il candidato giallorosso Sansa nella bufera per una maglietta «omofoba»: «Non volevo offendere nessuno»
I suoi rivali politici l’hanno criticato per essere apparso in video con una maglietta che recitava, in dialetto, «Son tutti f***i con il c**o degli altri». Ma c’è anche chi Ferruccio Sansa, candidato giallorosso alle prossime elezioni regionali in Liguria, lo critica per essersi scusato.
È il caso del giornalista Marcello Zinola, tre volte segretario del sindacato dei giornalisti liguri, che in un post su Facebook ha scritto: «Che la destra becera e anche esponenti “laico progressisti” oggi tuonino è incredibile. Perché essere gay o quello che volete non è di destra o di sinistra». Secondo Zinola, però, è ugualmente «incredibile che Sansa si scusi. Ferruccio Sansa, se davvero rappresenti o vuoi rappresentare il nuovo, non cedere alle convenienze politiche».
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, quando Sansa ha girato un video – pubblicato sulla sua pagina Facebook – con accanto il comico ligure Enrique Balbontin e con indosso la maglietta della discordia.
Contattato da Open, Sansa ha voluto chiarire: «Io mi sono scusato perché ci sono persone all’interno della comunità Lgbt+ che si sono sentite ferite. E non era mia intenzione, chi mi conosce lo sa. Si tratta di persone che ho a cuore, e che nella società attuale troppo spesso soffrono ancora». «Con quella maglietta non volevo offendere nessuno», dice ancora il candidato alla presidenza della Regione Liguria, «né era mia intenzione provocare».
Sansa racconta di essersi presentato all’appuntamento con un’altra maglietta: «Ma siccome aveva in evidenza il logo di una nota marca di abbigliamento me ne sono fatta passare un’altra. Quella maglietta – aggiunge – non è omofoba. Tant’è che il comico Enrique Balbontin è stato invitato come testimonial al Gay Pride. È una provocazione contro quelli che rischiano sulla pelle degli altri. Ma se mettendola ho urtato la sensibilità di qualcuno mi spiace».
TUTTI BOULICCI CON IL CULO DEGLI ALTRI CARO Ferruccio Sansa AHI AHI AHI, CHE ERRORE LE TUE SCUSE POLITICAMENTE…
Pubblicato da Marcello Zinola su Venerdì 14 agosto 2020
Ieri, 14 agosto, il candidato di Partito democratico e Movimento 5 stelle, con una lunga carriera nel giornalismo, dal Messaggero a Repubblica fino al Fatto quotidiano, aveva detto: «Chiedo scusa a tutti e tutte. Il mio errore è un’occasione per riflettere su quanto ancora si debba fare sui temi Lgbt+. Mi impegno da subito a lavorare per favorire l’educazione al rispetto e il contrasto agli stereotipi di genere e alle forme di violenza maschile e omolesbotransfobica».
Zinola: «Ho indossato anch’io quella maglietta»
Scuse che non sono piaciute a Zinola: «Quella maglietta (blu, scritta nera sfondo bianco in savonese) l’ho indossata al Pride genovese di due anni fa», ha scritto su Facebook. «L’ho indossata 48 ore dopo il riuscito convegno promosso da Ordine dei Giornalisti, Fnsi ligure, su linguaggi e informazioni su questi temi. Rompendo un tabù mediatico». Sansa, ha aggiunto Zinola, «conosceva anche lui quella vecchia maglietta e quell’efficacissimo detto di balbotiniana genesi che non era e non è (Balbontin compreso) omofobo».
Alla comunità gay, però, il mea culpa di Sansa è piaciuto. Il candidato giallorosso s’è visto tendere la mano dal presidente di Arcigay Genova, Claudio Tosi: «Caro Ferruccio, questa è un’occasione per riflettere su quanto dobbiamo lavorare culturalmente per i diritti per Lgbt così come con il Coordinamento Liguria Rainbow», ha detto Tosi. «La Liguria ha una legge del 2009 per la lotta alla discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere, è un ottimo modo per cominciare a lavorare contro le discriminazioni in una Regione che ha molti problemi. A Genova e ancora di più nel resto della Regione. Quindi ci sarà un bel lavoro da fare insieme. Se vorrai, noi saremo disponibili per ragionare insieme su cosa fare».
Gli attacchi di Italia Viva a Sansa
Di tutt’altro tono le reazioni arrivate dagli avversari politici nella corsa alle Regionali, in particolare da Italia Viva, che in Liguria non sostiene Sansa. La deputata Raffaella Paita ha commentato: «Il video di Sansa cabarettista non solo ha il difetto di non far ridere, ma la maglietta omofobica indossata dal candidato ligure riesce persino a intristire». Sulla stessa lunghezza d’onda la coordinatrice provinciale di Italia Viva Antonella Franciosi, che ha parlato di una vicenda «sconsolante», aggiungendo che «un motto volgare e sessista da comici non può essere semplicemente utilizzato da un candidato democratico e progressista alla presidenza della Regione».
Foto in copertina: Ansa | Il candidato presidente alla Regione Liguria Ferruccio Sansa
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