Coronavirus: i banchi non arrivano? Maestri e genitori della scuola Steiner di Milano se li costruiscono da soli (e costano meno)
“Chi fa da sé…”: il resto del proverbio è noto, meno l’iniziativa dell’istituto milanese Rudolf Steiner, dove il celebre adagio trova la sua manifestazione tra carta vetrata e tavole di truciolato. Qui gli insegnanti e i genitori degli iscritti alla scuola primaria e secondaria, infatti, hanno deciso di indossare i guanti da lavoro per costruire banchi di legno, economici ma in linea con le prescrizioni del governo per il rientro a scuola in sicurezza durante la pandemia del Coronavirus.
La ribattezzata “Operazione banchi, smussiamo gli angoli” prevede la realizzazione di 200 postazioni monoposto con lo slogan: «Costruiamo la nostra comunità, con amore, una vite alla volta». La scuola di via Clericetti 45 ha deciso anche di condividere online il foglio delle istruzioni, con misure e operazioni di montaggio, per permettere ad altri istituti di fabbricare autonomamente i banchi per gli studenti. Il costo – che però ovviamente non include la manodopera – è anche più basso dei preventivi del governo: 17 euro contro i 50 dei preventivi noti finora (sempre parlando dei banchi semplici, quelli con le rotelle arriverebbero a 300 euro ciascuno).
Le accuse dei presidi
Mentre l’istituto Rudolf Steiner si prepara a riaprire grazie all’opera di volontariato di maestri e genitori, Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, critica il governo, colpevole a suo dire di non aver ancora informato i dirigenti scolastici sulla data di consegna dei banchi. «È impensabile che la mascherina sia l’unica arma di difesa dal contagio, perché sappiamo benissimo quanto sia faticoso, per gli alunni e per il personale, indossarla per ore».
Manca meno di un mese alla riapertura delle scuole e i presidi «chiedono di conoscere con urgenza il calendario di consegna dei banchi monoposto. Non è possibile che lo vengano a sapere all’ultimo momento: l’organizzazione richiede tempo», sottolinea Giannelli, il quale si appella all’esecutivo anche per «rivedere la responsabilità penale imputabile ai dirigenti scolastici in relazione alla sicurezza sugli ambienti di lavoro. Il Covid è equiparato a un incidente sul lavoro. Se il dirigente scolastico attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla».
Foto di copertina: Francesca Angelini | Istituto Rudolf Steiner di Milano, “Operazione banchi, smussiamo gli angoli” Francesca Angelini
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