Coronavirus, il focolaio di Porto Rotondo. Parlano i figli di Alemanno e di Perego: «Abbiamo fatto il tampone»
Si trovavano tutti nella stessa discoteca, il Country Club di Porto Rotondo, in Sardegna. Dietro alla console, il 9 agosto, il dj popolare tra i “regà” di Roma Nord, Lorenzo Palazzi. Da quando si è diffusa la notizia che l’artista è risultato positivo al Coronavirus l’allarme è divampato nelle chat di Whatsapp dei ragazzi che, dalla Capitale, si trovavano in Sardegna per la serata-evento “Blackhole”. Tra loro, anche Manfredi Alemanno, figlio dell’ex sindaco di Roma, Gianni, e Riccardo Carnevale, figlio della conduttrice Paola Perego. Nella corsa per sottoporsi al tampone ci sono finiti anche loro. Dopo quattro giorni di attesa, Carnevale è riuscito a effettuare il test: «Volevo comunicare a tutti i veggenti, scienziati, professori, che ho effettuato il tampone due ore fa: consiglio quindi a tutti i buffoni da tastiera che mettono in giro notizie false di informarsi prima di parlare e smettere di giocare al telefono senza fili», ha scritto polemicamente sui social. E intanto sua madre si dice «in ansia: non posso vederlo». Perego difende l’operato di suo figlio e critica le scelte del governo: «Di certo non sono i ragazzi ad aver diffuso il virus. Le persone sono confuse. Ora devi indossare la mascherina ma dopo le 18, perché? Prima non succede nulla? E come mai i locali all’aperto fino a qualche giorno fa parevano sicuri e adesso no? Se fossero così irresponsabili – dice in riferimento ai ragazzi che hanno partecipato alla serata a Porto Rotondo -, non avendo sintomi, avrebbero potuto fregarsene invece si sono autodenunciati».
Intanto, i ragazzi a cui è stata diagnosticata l’infezione da Coronavirus e che hanno avuto a che fare con la serata nella discoteca sarda sono diventati una quindicina. Manfredi Alemanno, che ha avuto il risultato del tampone, è negativo al Sars-CoV-2. Anche lui dedica ai social un sfogo su quanto accaduto: «Appena appreso il rischio del potenziale contagio ho effettuato un primo tampone, risultato negativo, e successivamente un secondo che ha confermato l’esito negativo dopo 5 giorni», spiega il figlio di Gianni e Isabella Rauti. «In seguito a quanto accaduto, abbiamo deciso tutti responsabilmente di fare il tampone». Poi accusa chi individua nella movida la colpa della ripresa dei contagi nel Paese: «Cercare un episodio zero in Sardegna è assurdo e pretestuoso considerata l’affluenza nei vari locali, spiagge e ristoranti della Costa Smeralda e mi permetto di dire di tutta Italia».
Foto di copertina: Instagram | Madre di Alemanno
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