Internet Explorer va in pensione dopo 25 anni: stop agli aggiornamenti dello storico browser
Da Redmond, negli Stati Uniti, arriva un annuncio che riguarda tutto il mondo della navigazione in rete: Internet Explorer, da tempo fuori dai piani di Microsoft, smetterà di essere aggiornato la prossima primavera. E anche se da qualche anno il browser ha conosciuto una certa obsolescenza, sono molte le aziende che lo usano perché compatibile con programmi e piattaforme sviluppate ad hoc. Così, dopo un quarto di secolo, a partire dal 17 agosto 2021, i servizi web del pacchetto Microsoft 365 – come il gestionale di mail Outlook e gli applicativi online della suite Office, non saranno più compatibili con il browser lanciato 25 anni fa. Per chi ha effettuato la transizione verso Microsoft Edge, Firefox o Google Chrome, browser più moderni per la navigazione sul web, non ci sarà alcun problema.
Dovranno mettere in campo una profonda ristrutturazione delle proprie piattaforme quelle aziende che utilizzano software gestionali costruiti nell’ecosistema di Explorer: i costi di sviluppo saranno importanti. Anche la versione del browser pensata per garantire la compatibilità con programmi obsoleti, Microsoft Edge Legacy, smetterà di ricevere assistenza dalla casa madre il 9 marzo 2021. I software ovviamente continueranno a funzionare, ma senza supporto e aggiornamenti necessari a garantire la sicurezza online. Una “morte a piccole dosi” quella di Explorer, avviata già dal 2015. L’ultima versione del browser, la 11esima, fu rilasciata nell’ormai lontano 2013. Ad oggi, il numero di utenti rimasti fedeli all’applicativo della Microsoft e che continuano a utilizzarlo assiduamente nel mondo, si assesta sulla soglia del 3-4% di tutta la popolazione che naviga in rete.
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