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Vertice Italia-Cina, Di Maio: «Pechino attore ineludibile e tra i principali partner». Hong Kong? «Preservare autonomia e libertà»

25 Agosto 2020 - 17:45 Redazione
Roma prima tappa del tour europeo del ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Ma oggi davanti alla Farnesina c'era anche il dissidente di Hong Kong Nathan Law

La visita dell’ambasciatore cinese in Italia, prima tappa di un tour europeo, è arrivata nel mezzo dello scontro sempre più duro tra Cina e Stati Uniti. Mentre si attende la ripresa dei colloqui commerciali tra Washington e Pechino, alla guerra dei dazi si aggiungono altri terreni di scontro: la vendita di armi Usa a Taiwan, la legge sulla sicurezza a Hong Kong, le accuse statunitensi sullo scoppio della pandemia di Coronavirus, fino alla tecnologia, tra il 5G di Huawei e le app TikTok e WeChat.

Il tour, non a caso, già partito proprio dall’Italia, Paese con cui Pechino nel marzo dell’anno scorso ha siglato un’intesa sulla nuova Via della Seta. Il viaggio prosegue poi in Olanda, Norvegia, Francia e Germania. Contestualmente alla presenza dell’ambasciatore cinese, oggi a Roma c’era anche uno dei più noti attivisti per la democrazia di Hong Kong, Nathan Law, presente davanti alla Farnesina, invitato dal senatore di Forza Italia Lucio Malan e dalla radicale Laura Harth.

Di Maio: «Cina attore ineludibile»

«La Cina rappresenta indubbiamente uno dei nostri principali partner e non si può dimenticare che ormai è un attore ineludibile per affrontare qualsiasi scenario internazionale», ha detto Luigi Di Maio in conferenza stampa, a seguito del vertice con il suo omologo cinese. Il ministro degli Esteri ha poi rimarcato come con la Cina ci sia un «confronto fondato sulla franchezza» e la «nostra collocazione internazionale è ben chiara a tutti, a partire dalla nostra appartenenza alla Nato che è più forte che mai».

«Con il ministro Wang Yi abbiamo convenuto che ora è prioritario rilanciare la nostra partnership economica», ha proseguito Di Maio. «Riteniamo prioritario lo sviluppo dei partenariati industriali che vedono impegnate alcune delle principali imprese del settore energetico e dei trasporti», ha aggiunto, dando la notizia che questa mattina, nell’ambito dell’incontro a Villa Madama, Snam e Pipechina (China Oil and Gas Piping Network Corporation), la neo-costituita società cinese di infrastrutture energetiche, hanno sottoscritto un memorandum of understanding di cooperazione strategica.

Wang: «Non permetteremo venti di guerra fredda»

Nel mondo «soffia un vento di unilateralismo e di guerra fredda ma la Cina non vuole mai fare una guerra fredda e si oppone. Sarà una marcia indietro nello sviluppo nella storia, non lo permetteremo ad altri Paesi», ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel corso della conferenza stampa congiunta. Wang, nel più ampio quadro delle relazioni con l’Unione Europea, ha osservato come le relazioni tra il suo Paese e Bruxelles «subiscono provocazioni e danneggiamenti dalle forze esterne», e che in questo contesto la sua visita serve proprio «per consolidare i rapporti tra Cina e Ue». L’obiettivo dichiarato dal ministro di Pechino è la salvaguardia del multilateralismo.

Il dissidente Hong Kong: «L’Italia sia più assertiva con la Cina»

Durante il vertice, davanti alla Farnesina, il dissidente di Hong Kong Nathan Law ha sottolineato come «l’Ue ha espresso una posizione forte e anche il Parlamento italiano ha condannato severamente l’implementazione della legge sulla sicurezza a Hong Kong. Onestamente non capisco – ha osservato – perché il governo italiano non abbia seguito questa direzione». Law ha chiesto «un approccio più assertivo» con Pechino da parte di Roma.

Hong Kong tra i dossier sul tavolo

Il tema dell’autonomia dell’ex colonia britannica è stato tra quelli sul tavolo del vertice. A questo proposito Di Maio ha dichiarato che a Hong Kong «è indispensabile preservare l’alto grado di autonomia e libertà. Seguiremo con molta attenzione i risvolti della nuova legge sulla sicurezza nazionale».

Subito dopo la risposta del ministro cinese Wang: «Con il ministro Di Maio ci siamo confrontati su Hong King nel rispetto di uno spirito di non ingerenza. Gli ho detto che il motivo della legge sulla sicurezza è colmare le falle che esistevano da tanti anni e combattere gli atti violenti che avvengono dappertutto nell’isola. Abbiamo fatto la legge per garantire i diritti di tutti e l’autonomia».

Foto in copertina: ANSA / MASSIMO PERCOSSI

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