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Il caso Flavio Briatore, i tanti dubbi e l’unica certezza: non fare come lui

26 Agosto 2020 - 13:33 David Puente
Covid? Prostatite? Ecco cosa dovremmo imparare dalla vicenda dell'imprenditore e del suo Billionaire

Flavio Briatore ha raccontato, al Corriere della Sera, di essere stato ricoverato per una «prostatite forte» e non per Covid-19. Positivo al virus? Lui non smentisce, dice di non saperlo, come non hanno smentito né il suo staff, né il San Raffaele, né il suo medico di fiducia Zangrillo. Al diffondersi della notizia battuta da L’Espresso, ci siamo chiesti se ci fosse una conferma da qualche parte, e per questo avevo contattato telefonicamente diverse fonti in cerca di una risposta, iniziando dall’ufficio stampa del San Raffaele che ieri era venuto a conoscenza del ricovero dai media e che oggi – risentito nuovamente questa mattina – non rilascia dichiarazioni, rimandando al comunicato stampa del Billionaire che conferma solo il ricovero senza specificare per cosa. Da altre fonti nulla di fatto, vige il segreto professionale, e su quello non insisto.

Ieri a Open lo avevo scritto chiaro e tondo: in questa storia non c’è niente di certo in mancanza di una comunicazione ufficiale chiara e decisa. Molte le ombre e le sfumature, piena di trappole mentali che portano tutti a pensare qualcosa piuttosto che un’altra a seconda di ciò che si vorrebbe vedere: chi lo voleva malato per poterlo deridere con disprezzo e chi, al contrario, lo voleva negativo al virus per negare i contagi. Dubbi ce ne sono e meriterebbero risposta, come quello sollevato in merito alla mancata conoscenza del risultato del test che sarebbe stato fatto a seguito di un tampone effettuato appena giunto in ospedale domenica sera. La risposta è infine arrivata dopo pranzo tramite una nota del San Raffaele di Milano: giunto per un’altra patologia, è risultato positivo al virus e per questo si trova in isolamento secondo quanto previsto dai protocolli di sicurezza.

Quello di cui siamo certi tutti, e fin dall’inizio, è che un personaggio come Briatore non ha contribuito a diffondere l’invito alla cautela e alla prevenzione, accusando di terrorismo chi lo faceva e ritrovandosi oggi con decine di suoi dipendenti positivi (e chissà quanti clienti), tra questi un suo barman ricoverato proprio ieri sera in terapia intensiva. Ecco, se vogliamo imparare qualcosa da questa storia dobbiamo metterci in testa – oltre al solito invito a stare attenti alle notizie che circolano – di fare il contrario di ciò che ha fatto Flavio Briatore. Non ci vuole molto.

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