Navalny, per i medici dell’ospedale di Berlino: «C’è qualche miglioramento»
Arrivato in Germania dopo una trattativa durata due giorni con le autorità sanitarie russe, Alexei Navalny si trova ricoverato in terapia intensiva in un ospedale di Berlino. I medici che hanno preso in cura l’oppositore di Vladimir Putin hanno fatto sapere che le condizioni di salute del russo mostrano «qualche miglioramento», anche se è tenuto ancora in coma.
La leader dell’opposizione in Bielorussia, Svetlana Tikhanovskaya, attualmente in Lituania, a proposito dell’avvelenamento di Navalny ha dichiarato: «Quello che è accaduto, per me, è disgustoso. Qualsiasi forma di violenza per me lo è. È stata una cosa così bassa, chiunque l’abbia compiuta. Il fatto va investigato, ma tutti dicono che è stato avvelenato. E penso che sia un avvertimento per gli altri. Come a dire: non essere così coraggioso».
Ai microfoni di SkyTg24 la donna, in esilio a Vilnius, ha aggiunto: «Non mi ricordo un giorno in cui non ho avuto paura. Ogni giorno mi svegliavo con la paura: non è facile spazzare un sentimento che ha albergato in te per così tanti anni. Ma ho capito che dovevo combattere, e andare avanti – concludendo che, se tornasse nel suo Paese, – potrebbe capitarmi di tutto: potrei essere messa in prigione come mio marito, potrei essere uccisa, potrebbero togliermi i figli».
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