Coronavirus, anche Fabio Fazio si schiera sulla scuola: «Didattica a distanza e iniziamo dopo le elezioni» – Il video
«Rimangono delle domande inevase». Il conduttore televisivo evidenzia, in un video postato su Twitter, alcuni dubbi sul ritorno in classe, a meno di 20 giorni dall’inizio dell’anno scolastico. «Si può davvero pensare che basti mettere i banchi a un metro di distanza, con o senza ruote, perché i ragazzi non si avvicinino l’uno all’altro?», domanda Fabio Fazio. «Si può davvero pensare che i bambini mantengano le mascherine? E la mensa? Sarà riaperta o bisognerà portare il cibo da casa? Sarebbe il colmo, dopo che in un ristorante bisogna dare i propri dati anagrafici, mantenere il metro di distanza, misurare la temperatura, pensare invece che a scuola si vada tutti insieme in mensa». Le questioni sollevate da Fazio sono molteplici, ma su un punto si sofferma con particolare attenzione: «Ci sono insegnanti, studenti o famigliari che non possono proprio ammalarsi e la scuola è un luogo di possibile contagio» da Coronavirus. Per questo, propone il conduttore, «la didattica a distanza è un’alternativa fondamentale e deve essere lasciata la possibilità alle famiglie di poterla scegliere». In conclusione, Fazio pone un’altra domanda, implicitamente rivolta al governo: «Era indispensabile iniziare la scuola il 14 settembre se, in molte regioni, una settimana dopo si vota?».
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