Usa 2020, «Legge e ordine contro l’anarchia». Così Trump tenta il raddoppio a novembre
Le parole del presidente americano Donald Trump alla chiusura della convention repubblicana sono state una variazione sul tema: quello del Law and Order. Nessuna sorpresa per il pugno di ferro di “legge e ordine” sventolato a più riprese da Trump e fondamenta del partito repubblicano. Mentre il Paese si sta scontrando ancora una volta con la violenza della polizia, dopo le proteste seguite al ferimento dell’afroamericano Jacob Blake, è certo che quelle «sono parole che ai Democratici non piace usare», aveva detto Trump la scorsa settimana in Minnesota.
Un discorso per la classe media caucasica
Dopo il pragmatismo di Nikki Haley, e l’intervento più conciliatorio di Melania Trump, la chiusura della kermesse repubblicana di Trump è stata un ritorno alle origini. E un rivolgersi a quell’elettorato della classe media americana, caucasica, per farlo «sentire sicuro, tranquillo e protetto», commenta a Open Mario Del Pero, professore di Storia Internazionale e storia della politica estera statunitense all’Institut d’études Sciences Po di Parigi. «Il messaggio del Law and Order di Trump ha delle implicazioni razziali. Perché – anche se si evita di dirlo – sono i giovani e le minoranze a minacciare la legge e l’ordine nei contesti urbani», dice Del Pero.
L’America di Trump: «cristiana, bianca e rurale»
L’invito sul palco di Charlotte della coppia di Saint Louis che puntò le armi contro i manifestanti del Black Lives Matter ha dato un indirizzo chiaro alla vecchia – e nuova – direzione dell’amministrazione Trump: «un’America cristiana, bianca e rurale che si vede aggredita da politiche per integrare minoranze e dare loro dei privilegi», commenta Del Pero secondo cui le proteste per la morte di Blake – e quelle per George Floyd – sono state meno violente di quanto Trump auspicasse. «Se degenerano in violenza urbana Trump può attrarre un altro pezzo d’America che – anche se non è sensibile alla questione razziale – lo è a quella della sicurezza». Una sicurezza che premierà Trump solo se il pugno duro non significherà «impunità della polizia», aggiunge Del Pero.
L’elettorato femminile: Trump si rivolge alle “suburb women”
Ma se da un lato, il discorso di Trump è servito a rafforzare una parte dell’elettorato già repubblicana, dall’altro, il presidente americano si è rivolto alle «donne bianche dei sobborghi, le cosiddette suburb women, donne eleganti che vivono fuori dalla città», dice invece Gaja Pellegrini Bettoli, giornalista e autrice di Shake-up America. Capire le elezioni 2020 come un americano. Negli ultimi quattro anni il presidente americano ha perso molto del consenso femminile. Nel 2016 furono proprio le donne bianche americane – il 63% – ad aiutare Donald Trump ad arrivare alla Casa Bianca.
I discorsi misogini non hanno certo aiutato il presidente americano che ora cerca di recuperare il loro sostegno facendo «leva sulla paura che i loro quartieri – a causa delle politiche di edilizia popolare – possano essere invasi da minoranze», dice Pellegrini Bettoli, che aggiunge come la strategia per riattivare il consenso delle donne bianche passi anche da Ivanka Trump. La figlia «si è rivolta in particolare alle donne universitarie. A quelle donne che hanno paura che i democratici possano privarle del secondo emendamento (della costituzione, ndr) e del diritto a possedere armi, scatenando quindi il caos nelle strade».
L’effetto boomerang della pandemia
Dietro al supporto alla polizia e al messaggio dell’uomo forte al comando, il presidente americano deve fare i conti anche con le crepe della pandemia. «Trump vuole spostare completamente l’attenzione dalla gestione della crisi sanitaria», dice Francesco Costa, vicedirettore de Il Post e autore di un popolare podcast sulla politica americana e del libro Questa è l’America. Storie per capire il presente degli Stati Uniti e il nostro futuro. «Trump vuole convincere gli americani che le proteste, le rivolte, i saccheggi, e il caos in diverse città si debbano attribuire a un movimento di sinistra radicale, per cui Joe Biden è uno dei responsabili», aggiunge Costa.
In un Paese dove afroamericani e latini sono sempre meno delle minoranze, la classe media bianca – che vive nei sobborghi – «è spaventata da queste trasformazioni. E Trump fa leva su questa paura». Il pugno di ferro può funzionare, ma la pandemia da Coronavirus ha cambiato le carte in tavola. E il destino di Trump è in parte legato a quello della situazione sanitaria nel Paese. Se i contagi dovessero continuare ad aumentare – aggiunge Costa – allora al prossimo dibattito presidenziale «sarà Biden ad avere il coltello dalla parte del manico».
Foto copertina: EPA/JIM LO SCALZO
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