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«Niente ferie per tornare in prima linea, l’emergenza chiama». Lo sfogo di un medico contro i negazionisti del Coronavirus

29 Agosto 2020 - 14:21 Redazione
Antonio Pintus, medico infettivologo a Sassari, si rivolge «agli idioti che ancora oggi sottovalutano la pandemia»: «Rientriamo tutti al lavoro, con grande senso del dovere, ma non osate più chiamarci eroi»

Ha fatto il giro dei social l’ennesimo sfogo da parte di un operatore sanitario, costretto a rientrare dalle ferie in anticipo per occuparsi dei pazienti Covid. Questa volta lo sfogo arriva dalla Sardegna, dove nelle ultime settimane è stato registrato un aumento nei casi di Coronavirus legato al turismo e alle serate nei club della Costa Smeralda.

Il post su Facebook

I toni del medico infettivologo dell’Aou (Azienda Ospedaliero Universitaria) di Sassari, Antonio Pintus, sono durissimi, contro chi in queste settimane non si è curato di indossare la mascherina o rimanere a distanza di sicurezza dagli altri. «Per far capire agli idioti che ancora oggi sottovalutano la grave pandemia che sta attraversando il pianeta – scrive su Facebook il medico -, ebbene a Sassari vista la situazione di affanno e di gravità che si è creata nel reparto Malattie Infettive, ci hanno revocato le ferie, rientriamo tutti al lavoro, con grande senso del dovere, non osate più chiamarci eroi, ve ne saremo tutti grati, interrompo le ferie, ma l’emergenza chiama».

Il post in poche ore ha raggiunto migliaia di visualizzazioni. Si aggiunge così alle altre immagini, che hanno cadenzato l’epidemia, di medici e infermieri stremati dalla fatica a causa di turni estenuanti nei reparti Covid e frustrati dalla mancanza di accortezza da parte dei loro concittadini. Recentemente, il giorno di Ferragosto, un infermiere romano si era sfogato su Facebook, diventando a sua volta virale, nei confronti dei “negazionisti”, di chi metteva in dubbio l’esistenza del virus e progettava serate in discoteca mentre lui passava ore in turno «bardato dentro che me so sudato anche l’acqua del battesimo».

Foto di copertina: Facebook – Antonio Pintus

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